venerdì 11 gennaio 2019

"Dio e lo Stato" Michail A. Bakunin

"La Bibbia che è un libro interessantissimo, e qua e là sublime, allorché lo si consideri
come una delle più antiche manifestazioni della saggezza e della fantasia umana, esprime
questa verità in un modo molto ingenuo nel suo mito del peccato originale. Jehovah, che fra
tutti gli dèi adorati dagli uomini fu certamente il più geloso, il più vanitoso, il più ingiusto
e sanguinario, il più despota e il più nemico della dignità e libertà umana, Jehovah creò
Adamo ed Eva non si sa per quale capriccio, forse per darsi nuovi schiavi.
Egli mise generosamente a loro disposizione tutta la terra con tutti i suoi frutti ed animali
e non pose che un solo limite a questo completo godimento: vietò loro espressamente
di toccare il frutto dell’albero della scienza. Esso voleva dunque che l’uomo, privato interamente
della coscienza di se stesso, restasse eternamente una bestia, sempre a quattro
zampe davanti a Dio suo creatore e padrone. Ma ecco che viene Satana, l’eterno rivoltoso,
il primo libero pensatore ed emancipatore dei mondi. Egli fa vergognare l’uomo della sua
ignoranza e della sua bestiale obbedienza, lo emancipa, imprime sulla sua fronte il marchio
della libertà e della umanità, spingendolo a disubbidire e a mangiare il frutto della scienza.
Il resto è noto. Il buon Dio, la cui prescienza costituendo una delle divine facoltà avrebbe
dovuto per lo meno avvertirlo di ciò che doveva accadere, entrò in un terribile e ridicolo
furore, maledisse Satana, maledisse l’uomo e il mondo creati da lui stesso, colpendosi per
così dire, nella sua propria creazione come fanno i fanciulli allorché montano in collera; e
non pago di colpire i nostri antenati nel presente, li maledisse in tutte le generazioni future,
innocenti del delitto commesso da quelli.
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I nostri teologi, cattolici e protestanti, trovano ciò sublime e giustissimo, precisamente
perché è mostruosamente iniquo ed assurdo. Poi, ricordando che esso non era soltanto un
Dio di vendetta e di collera, ma anche un Dio di amore, dopo aver tormentato l’esistenza
di qualche miliardo di poveri esseri umani e averli condannati eternamente ad un inferno,
ebbe pietà del resto, e per salvarli, per riconciliare il suo amore eterno e divino con la sua
collera eterna e divina, sempre avida di vittime e di sangue, inviò nel mondo come vittima
espiatoria suo figlio affinché fosse ucciso dagli uomini.
Questo si chiama il mistero della Redenzione, base di tutte le religioni cristiane.
Almeno il Divino Salvatore avesse salvato la umanità! Ma no; nel paradiso promesso da
Cristo, non vi saranno che pochissimi eletti. Il resto, l’immensa maggioranza delle generazioni
presenti e future, brucerà eternamente nell’inferno. (Frattanto per consolarci, Dio,
sempre giusto, sempre buono, abbandona la terra al Governo di Napoleone III, di Guglielmo
I, di Ferdinando d’Austria e di Alessandro di tutte le Russie).
Tali sono le storie assurde che si spacciano e le dottrine mostruose che s’insegnano in
pieno secolo XIX, in tutte le scuole popolari d’Europa, dietro ordine espresso dei governi.
Questo si chiama civilizzare i popoli! Non è evidente che i governi sono gli avvelenatori
sistematici, gli strumenti interessati a istupidire le masse popolari?
Questi sono i vergognosi e colpevoli mezzi che essi impiegano per mantenere i popoli
in perpetua schiavitù allo scopo senza dubbio di poter meglio tosarli. Che sono i delitti
di tutti i criminali del mondo, di fronte a questo delitto di lesa-umanità che si commette
giornalmente, in piena luce, su tutta la superficie del mondo incivilito, da costoro, i quali
osano chiamarsi i tutori e i padroni dei popoli?
Tuttavia, nel mito del peccato originale, Dio diede ragione a Satana. Egli riconobbe che il
diavolo non aveva ingannato Adamo ed Eva promettendo loro la scienza e la libertà, come
ricompensa dell’atto di disobbedienza che li aveva indotti a commettere, perché, appena
ebbero mangiato il frutto proibito Dio disse tra sé (vedi Bibbia): “Ecco, l’uomo è diventato
come un Dio, egli sa il bene ed il male, impediamogli dunque di mangiare il frutto della
vita eterna, affinché non divenga immortale come noi”.
Lasciamo per ora da canto la parte favolosa di questo mito e consideriamone il vero
significato, chiarissimo del resto. L’uomo s’è emancipato, si è separato dall’animalità e si è
costituito uomo ed ha cominciato la sua storia ed il suo sviluppo caratteristicamente umano
con un atto di disobbedienza e di scienza, cioè per mezzo della rivolta e del pensiero.
Il sistema degli idealisti ci presenta tutto il contrario. È il rovesciamento assoluto dell’esperienza
umana, è la negazione di quel buon senso universale e comune che è la
condizione essenziale di ogni sforzo umano".
Dio e lo Stato, Bakunin (clicca per continuare a leggere)

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