Cervinara - È stata inaugurata, nella frazione Salomoni, una piazza intitolata allo scrittore, poeta e filosofo cervinarese, Carlo Bianco, autore di più di 95 opere che spaziano dalla letteratura alla poesia, alla filosofia, al teatro. Carlo Bianco ha insegnato Filosofia Teoretica all’Università di Napoli, laureato in Scienze Coloniali e in Giurisprudenza ed è stato insignito della laurea in Lettere honoris causa dall’Università latina di Parigi. La sua produzione letteraria gli ha procurato numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali ed è stato per due volte candidato al premio nobel. L'inaugurazione è stata preceduta dalla messa del parroco Nicola Taddeo ed introdotta dall'assessore ai lavori pubblici, Domenico Cioffi, il quale ha dichiarato che il sindaco e l'amministrazione hanno voluto fortemente la realizzazione di questa piazza che, nonostante le sue piccole dimensioni e il suo stile particolarmente semplice, è qualcosa di “grande” e che “abbiamo avuto conferma di questa sua grandezza per la presenza dei cittadini di Cervinara, a partire dagli abitanti della frazione Salomoni e soprattutto per l'autorevolezza degli ospiti che ci hanno onorato della loro presenza in questa manifestazione perché proprio la loro presenza dimostra che l'amministrazione ha avuto una buona e felice intenzione. Per noi questa piazza rappresenta degli elementi importanti: la ricostruzione, perché ci ricorda il sisma; un luogo di aggregazione, che è la funzione sociale di ogni piazza e anche la testimonianza di una comunità che vuole nutrirsi soprattutto di cultura” . È seguito poi l'intervento del sindaco Filuccio Tangredi al quale è toccato scoprire la targa con l'incisione e che ha dichiarato che“già durante la campagna elettorale si era preso l'impegno di realizzare questa piazza e di far abbattere quelle case fatiscenti e quindi prendere provvedimento a questo problema e ciò ha richiesto un lavoro molto complesso” . Poi è intervenuto il Cosimo Sibilia, presidente della Provincia di Avellino, ringraziando per l'invito per poter essere presente, “per questo grande orgoglio a nome mio e dell'amministrazione provinciale trasmetto alle autorità, ai cittadini di Cervinara perché oggi ricordiamo un grande uomo, un uomo di cultura e di grande spessore morale, un uomo che è il vanto dell'intera provincia di Avellino. Oggi l'intitolazione di questa piccola, ma bella e accogliente piazzetta a nome di Carlo Bianco sta a significare quanto i cittadini di Cervinara con la loro presenza più numerosa ricordino con affetto il maestro Carlo Bianco”. È stata letta, inoltre, una poesia dell'autore da parte di un giovane studente del liceo classico di Cervinara. È toccato poi al primo dei figli dello scrittore, il Generale Franco Bianco, il quale ha ringraziato l'amministrazione comunale e il direttore del nostro giornale Alfredo Marro (che gli ha dedicato anche il saggio biografico intitolato “Carlo Bianco, un gigante del pensiero” e una raccolta di poesie scelte di Carlo Bianco “Frammenti di un'anima”), infatti, numerosi articoli e poesie di Carlo Bianco sono apparsi su Il Caudino, sul quale l'autore scriveva costantemente. Il generale Franco Bianco ha inoltre riconosciuto il merito del Caudino di aver conservato nella biblioteca tutte le opere di suo padre “anche quelle che noi figli non non siamo riusciti a conservare”. A concludere è stata Rosa Russo Jervolino, ex sindaco di Napoli, la quale ha dichiarato di aver avuto “la grandissima fortuna di conoscere Carlo Bianco soltanto negli ultimi dieci anni della sua vita e quindi sarebbe più logico se foste voi a continuare a parlare a me e non viceversa. Carlo Bianco era un avvocato come lo sono io, ma lui era un pensatore profondo, un filosofo, un poeta, un drammaturgo, mentre io non sono niente di tutto questo. Ciò che mi ha colpito di Carlo Bianco” ha aggiunto la Jervolino “era la sua capacità di incutere rispetto, ma senza incutere soggezione e ciò significa che si percepisce immediatamente l'apertura mentale, l'apertura del cuore dell'altro e la volontà di colloquiare. E un altro aspetto che caratterizzava Carlo Bianco era quello di occuparsi di vari rami della filosofia, di letteratura e di poesia, benché di professione facesse l'avvocato, che è una professione che lascia poco spazio a queste materie”. L'ultima volta che Carlo Bianco fu candidato al premio Nobel,vinse lo scrittore Orhan Pamuk, ma, sottolinea la Jervolino, tra il modo di scrivere dei due autori non c'è praticamente nessuna differenza.
Domenico Esposito Mito, scrittore
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