venerdì 22 giugno 2012
Primo Premio "Il Giardino Incantato" sezione poesia adulti
Sento tutto il male della gente.
Sento ogni lamento e grida di dolore.
Sento una madre in lacrime
che piange su una lapide,
la odo, la sento dentro.
Sento le ingiustizie verso gli altri,
sento che appartengono anche a me,
sento le mie labbra che tremano
per la sofferenza altrui,
per la gente infelice
che diventa feroce,
sento ogni voce
di chi cerca la luce e la pace,
brancolando nel buio
e trova solo una croce...
eppure resiste!
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domenica 10 giugno 2012
Recensioni e critiche al romanzo sul G8 Sia Fatta la mia volontà Qui nel mondo
"Genova diventa storia, e non più l’evento che ha segnato chi ne parla, come per gli scrittori che se ne sono occupati finora".
"Per un giovane scrittore come Esposito ciò che più conta è la ricerca dei meccanismi che portano alla rabbia sociale, più che la sete di giustizia per gli abusi subiti nel contesto dell’evento storico in sé. In questo atteggiamento si fa strada già una storicizzazione di esso".
Claudia Boscolo, critica letteraria
“Il valore estetico e la fluidità della prosa sono il primo pregio dell’opera, ma ve ne sono altri che riguardano in particolare l’analisi storico-sociale di un evento che ha lasciato tracce profonde, non sempre positive, nella cronaca italiana: le vicende del G8 di Genova sono la trama… sulla quale si dipana la vicenda di Demetrio, il protagonista del libro”.
Prof. Armando Marro.
“Dove l’amore s’intreccia con la volontà di cambiamento, dove l’amicizia fa tutt’uno con la politica attiva e le discussioni mosse dalla rabbia, dallo scontento, dalla volontà di un altro mondo, in quest’intreccio attuale e bruciante di sentimenti e pensieri, nasce “Sia fatta la mia volontà” di Domenico Esposito.
Rolando Giancola, scrittore e attore
“Messaggi fatti di valori. Valori sani, valori che tutelano sempre, in ogni caso, la libertà e l’onestà intellettuale del singolo, della persona in sé , prima che dell’uomo e della donna; prima che dell’ateo o del religioso; dell’estremista o del moderato. Valori che premiano una giustizia che appare ideale, o forse idealizzata; valori che si battono per i valori; che combattono i luoghi comuni, i pregiudizi che inquinano ancora oggi e forse più che mai una società caduta in una trappola”.
Sara Maione, studentessa.
“Il libro si colloca nel lungo filone di pubblicazioni storico-sociali, che prendono spunto da fatti di cronaca per denunciare storture e contraddizioni della società e della sua organizzazione per proporre rimedi che si rivelano, però, peggiori del male che pretendono di correggere. L’idea che il cambiamento della società e l’instaurazione della giustizia possa arrivare sulla punta delle armi è antica quanto il mondo, ma si è rivelata, in ogni tempo, fallimentare”
Alfredo Marro, direttore del mensile IL CAUDINO.
mercoledì 23 maggio 2012
Cerimonia di premiazione CONCORSO LETTERARIO NAZIONALE "IL GIARDINO INCANTATO
Premio Letterario il giardino incantato. SIETE TUTTI INVITATI alla premiazione, il 26 maggio a Cervinara, nell'aula consiliare, alle ore 17,30!
Per la sezione adulti i testi premiati sono i seguenti: Poesia in Lingua italiana:
1° premio: SENTO di Domenico Esposito Mito, Cervinara (AV)
2° premio: INVERSO RITORNO (il mare di Ortigia) di Angela Ragusa, Montesarchio (BN);
3° premio: SORSI di DOLORE di Tiziana Tringali Persegani, socia IW Club di Milano Madonnina
- Narrativa in Lingua italiana:
1° premio: AUGUSTO e LAURA di Maria Rosaria Garaventa Dominis, Chiavari (GE); 2° premio: LE FOGLIE DEL PIOPPO di Rosella Balossino Conti, Lessolo (TO);
3° premio: ANDREA di Maria Wanda Masciotti Caldironi, socia IW Club di Padova Sibilla de Cetto - Distretto 206;
Per la Sezione Giovani Autori i testi premiati sono i seguenti:
- Poesia in Lingua italiana:
1° premio: MISTERO di Rolando Giancola, Isernia;
2° premio: VENTO di Elena Vaccaro, Montesarchio (BN)
3° premio: L'ITALIA CHE NON VA di Benjlil Ismail, Cervinara (AV)
- Narrativa in Lingua italiana:
1° premio: LEILA, L'ULTIMA NOTTE di Giada Maglione, Airola (BN) - Liceo "A. Lombardi";
2° premio: A di AMICHE di Edvige Luciano, Montesarchio (BN) - Liceo "E. Fermi";
3° premio: LA PERSONA GIUSTA di Eugenia Abate, Montesarchio (BN) -
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NOTA: La poesia con cui ho vinto è dedicata alle persone che soffrono, ma nonostante le grandi tragedie resistono. Considerate le ultime tristi vicende, dedico la mia poesia anche alla famiglia del sindaco di Rotondi e alle vittime dell'attentato di Brindisi.
venerdì 27 aprile 2012
Concorso letterario The Freak (è gratis!)
L’Associazione culturale The Freak presenta il suo primo Concorso letterario di narrativa e poesia, dal titolo “Cambio di rotta”, dedicato agli under 35. Dal 15 aprile 2012, fino al 15 maggio 2012 sarà possibile inviare telematicamente le proprie opere originali (leggi e scarica il Bando e i moduli d’iscrizione sottostanti) e concorrere alla vittoria di numerosi premi. Tra questi ricordiamo portadocumenti Montblanc, penne Campo Marzio, t-shirt e giacche Tirdy, buoni per l’acquisto di libri e la possibilità di vedere la propria opera pubblicata su siti internet specializzati in scouting letterario e, magari, anche su una antologia cartacea.
L’ISCRIZIONE AL CONCORSO è GRATUITA!
La Giuria di qualità che valuterà le opere è così composta:
Roberto Cotroneo, in veste di Presidente: Direttore della Scuola Superiore di Giornalismo “MASSIMO BALDINI” LUISS, scrittore, giornalista e critico letterario, autore di “E nemmeno un rimpianto – Il segreto di Chet Baker” (Mondadori);
Roberto Costantini: Resp. Fund Raising, Relazioni Esterne e Internazionali per LUISS Guido Carli, ingegnere, manager, scrittore, autore del thriller “Tu sei il male” (Marsilio editori);
Edoardo Nesi: scrittore e regista italiano. Ha vinto il premio Strega 2011 con “Storia della mia gente” (Bompiani). Il suo ultimo libro si intitola “le nostre vite senza ieri” (Bompiani);
Giulia Innocenzi: giornalista, scrittrice, presidente dell’Associazione Servizio Pubblico, autrice di “Meglio fottere che farsi comandare da questi” (Editori internazionali riuniti).
Buon Concorso a tutti!!!
Download del PDF del Bando ufficiale:
Bando 1° Concorso Letterario Nazionale di Narrativa e Poesia The Freak 2012 (515)
per ulteriori info:
info.thefreak@gmail.com
Clicca qui per vedere l’articolo completo e i i premi in palio.
P.S. non dimenticate di venire a visitare il mio nuovo blog
domenica 22 aprile 2012
venerdì 23 marzo 2012
Incontro con l'autore Domenico Esposito "Mito" al Caffè Letterario "New Royal" a Montesarchio (BN)
Incontro con l'autore Domenico Esposito Mito al nuovo Caffè Letterario New Royal , ore 18.00 a Montesarchio (BN), e Presentazione romanzo "Sia fatta la mia volontà - Qui nel mondo", la seconda opera di Domenico Esposito Mito, scrittore cervinarese,già autore de La Città dei Matti. "Sia fatta la mia volontà (Qui nel mondo) è il secondo romanzo dello scrittore Domenico Esposito "Mito". Come si evince dal titolo, fra i tani argomenti trattati, si affronta la laicità, la religione e l'ateismo, ma non solo: l'ideologia, la politica e i vari problemi della nostra epoca. Ambientato nel periodo del G8 di Genova 2001, è la storia di alcuni giovani reduci dalla manifestazione. Il dolce Ciro Sorrentino che sogna l'unione di tutte le fazioni per creare un mondo di tolleranza; il simpatico Angelo E. che, con la sua ironia, cerca di risolevare l'umore dei propri amici e infine, il protagonista, il glaciale Demetrio De Sanctis che, dopo aver subito le torture a Bolzaneto, vede tutti come nemici, per cui non condivide l'idea del suo amico Ciro...e tanti personaggi interessanti che entreranno in scena nello scorrere del romanzo. Anche qui, come ne "La Città dei Matti", si affrontano temi di carattere sociale, ma in modo più approfondito e sempre intorno alla vita dei giovani che oltre a tutto ciò che devono affrontare nella loro militanza, dovranno vedersela anche con le problematiche giovanili.
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giovedì 8 marzo 2012
"SIA FATTA LA MIA VOLONTA’ (QUI NEL MONDO)" recensione su IL CAUDINO a cura di Sara Maione
È il secondo romanzo di Domenico Esposito (Mito), un giovane scrittore, mio concittadino . Un ragazzo come tanti, o forse no. La sua timidezza, il suo silenzio che in tanti abbiamo imparato a conoscere ,incontrandolo per strada, spesse volte camminare da solo, con lo sguardo sempre impegnato, pensieroso e riflessivo; hanno stupito. Proprio quella timidezza, quel silenzio, hanno rivelato una forza e un carisma inaspettati. Il suo primo libro “La città dei matti” lo ha fatto venir fuori al meglio. E’ stato discusso, commentato, ed è piaciuto. A distanza di due anni, la sua voglia di scrivere ha continuato a farsi sentire e le sue idee ad assumere posizioni ancora più forti. Idee chiare, importanti; giuste direi. Giuste per la finezza con la quale si impongono, per la delicatezza con la quale vengono trattate, per la crudezza dei messaggi che celano. Messaggi fatti di valori. Valori sani, valori che tutelano sempre, in ogni caso, la libertà e l’onestà intellettuale del singolo,della persona in sé , prima che del dell’uomo e della donna; prima che dell’ateo o del religioso; dell’estremista o del moderato. Valori che premiano una giustizia che appare ideale, o forse idealizzata; valori che si battono per i valori; che combattono i luoghi comuni, i pregiudizi che inquinano ancora oggi e forse più che mai una società caduta in una trappola. In trappola come i personaggi che Mito fa vivere, a cui da un’anima, degli ideali, tanti sogni. In trappola come Demetrio, mi verrebbe da pensare. Un estremista rivoluzionario che sogna di “stravolgere il sistema”, non di modificarlo, come propone l’amico “moderato” Ciro, ma di eliminarlo per poi plasmarne uno nuovo, all’insegna dell’uguaglianza sociale, della meritocrazia e, soprattutto, della libertà personale e “comunitaria”. Un romanzo ideologico mi verrebbe da pensare, prima ancora che storico e psicologico. Un romanzo vivo, animato, estremamente attuale in cui i personaggi, reduci dal G8 di Genova del 2001, che molti di loro segnerà a vita, fanno a pugni con un sistema che li tiene prigionieri, stretti in catene sociali dalle quali non riescono a liberarsi. Sarà la loro giovane età e il classico sogno di cambiare il mondo, sarà l'estrema confusione dettata da un mondo viziato e corrotto; ma in ognuno di loro la voglia di difendere il proprio futuro, che appare estremamente compromesso, urla più forte di qualunque voce, spiazza il più timido dei silenzi e vola più in alto di un semplice sogno. Sogno, come quello di abbattere le barriere delle diversità e unirsi tutti, perchè se è ancora vero che "l'unione fa la forza", allora una speranza questi ragazzi l'abbracciano forte. Abbracciarsi tutti, comunisti e fascisti, atei e religiosi, donne ed uomini... è questo il "progetto" di Ciro, ed è così felice al solo pensiero di vederlo realizzato. E ci prova con tutte le sue forze... Perchè il bello dei personaggi di Domenico è che sono degli attivisti, che seppur molto giovani credono in qualcosa di grande e vero. Credono che voltare pagina sia l'unica soluzione e che diffondere le proprie idee, confrontarsi e informare gli altri sia il modo più giusto per cominciare, a costo di provarci con la forza per gridare ancora più forte. E seppure a tratti,in qualcuno di loro sembri scomparire un briciolo di razionalità, seppure la grande "missione" di liberare l'umanità, o quanto meno i giovani, dall'inquinamento sociale, dalle false credenze, dal bigottismo religioso; appaiano, sogni di un'altra epoca eccessivamente "fiabeschi" ; il substrato sul quale gli stessi personaggi si muovono, lottando, è tutt'altro che ideale. E questa crudezza la si percepisce in ogni pagina del libro, impregnata di rabbia e di vendetta. Rabbia come quella che i giovani manifestano per le forze dell'ordine, viste un pò come i nemici delle loro ideologie, ma , "giustificate" allo stesso tempo, in quanto "serve dello Stato", spersonificate nell'attuare una volontà che proviene dall'alto. Pagine che fanno riflettere queste. Come quelle in cui a dominare è il binomio "religione/ateismo", ripreso dallo stesso titolo del libro di Esposito. Ateismo che ancora oggi non viene compreso, che ancora adesso viene sottovalutato perchè ritenuto un "atteggiamento" superficiale, un approccio opportunista alla religione stessa. "Mi hanno insegnato ad essere cristiano, ma io sono ateo". La morale sottile che traspare da quelle righe ricche di dubbi, di domande e di poche risposte, è che la religione, aldilà della storia, prescinde da qualsiasi imposizione dettata dalla Chiesa, prescinde da qualsiasi assioma; la religione è nostra. E' quella che ognuno di noi sente dentro di sé; prima di essere Chiesa; è quella di cui parlava tempo fa qualche filosofo, quella "naturale", intima. Ed è proprio ascoltando la voce della nostra intimità che alla fine ci qualifichiamo come "credenti" o "non credenti". Ateismo non è nichilismo; non è negazione di valori. E' semplicemente un "non credere"; perchè se è vero che la fede la si deve sentire dentro, non sarebbe giusto mentire a noi stessi, dicendoci credenti per seguire una "normalità"/ "inclinazione" che ci è stata tramandata come se fosse l'unico cammino giusto da intraprendere. E non credere in Dio non vuol dire perseguire un'esistenza all'insegna dei "cattivi" valori, come spesso la presunzione di qualche cristiano vorrebbe far credere. Qualsiasi religione del mondo insegna ad essere buoni con il prossimo, a non discriminare, a non "fare all'altro ciò che non si vorrebbe venisse fatto a sé", ci insegna a perdonare; ma ciò che veramente fa la differenza è la sincerità nell'approccio verso gli altri, e questa così come tutti i valori buoni che le diverse religioni predicano, nessuna religione può insegnarcela veramente se prima non è il nostro cuore a farsi ascoltare. Un libro che si spinge oltre l'apparente ovvietà degli argomenti, la cui trattazione mai precipita nella comune trappola della banalità.
Sara Maione
Fonte:Il Caudino
Sara Maione
Fonte:Il Caudino
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