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lunedì 11 febbraio 2019

Alcune foto della presentazione del libro "Il Romanziere" a Rotondi con l'Associazione O' Cardill


Alcune foto della presentazione del libro "Il Romanziere" a Rotondi con l'Associazione O' Cardill.

Relatrice: professoressa Enza Crisci.





martedì 16 maggio 2017

Cervinara maggio dei libri, letture in villa comunale

Ecco il video di Usertv sull'iniziativa a cui ho partecipato ieri mattina. Alla fine del video, anche una mia brevissima intervista.




Domenico J. Esposito, scrittore

giovedì 11 maggio 2017

L'importanza (o il problema) di chiamarsi Domenico Esposito

Mi chiamo Domenico Esposito. Faccio lo scrittore. No, non sono mai stato assessore (e non troverete mai scritto L'ass.re Domenico Esposito riferito a me) né sono mai stato candidato sindaco a Napoli., non ho mai partecipato a elezioni comunali. Da nessuna parte, nemmeno nel mio paese a Cervinara. Non vedrete mai il mio nome in nessuna lista. Non ho intenzione di scrivere una delle pagine più belle della storia della politica. Non ho intenzione di scrivere né di storia, né di politica. Non sono mai finito su Fanpage e sinceramente non so se vorrei finirci, dato che i loro servizi non sono di ottima qualità. Li trovo faziosi e politicamente corretti, spesso disonesti. Ma non voglio parlare di loro, voglio parlare di me. Non sono mai stato a Schriesheim, anzi, finora non sapevo nemmeno che esistesse un luogo con un nome del genere.Non ho mai scippato una  collana d'oro a un anziano, e nemmeno a un giovane.Insomma, non sono un criminale, non appartengo a nessun clan e non sono morto in un agguato camorristico. Sì, perché chiamarsi Domenico Esposito e fare lo scrittore ti rende la vita difficile, essendo un nome così comune. Per questo ho dovuto aggiungere la J. che non significa assolutamente nulla e quindi si pronuncia J. come quella di Homer Jay Simpson. Spero solo che nessuno scriverà mai D.J. Esposito o mi scambieranno per un D.J. Sarebbe terribile.  In ogni caso, voi sappiate soltanto che se cercate un Domenico Esposito romanziere, quello sono io. Scrittore è una parola troppo generica, io sono un romanziere. Mi diletto anche in poesia, ma non mi ritengo un poeta. C'è chi mi chiama artista, chi potenziale paroliere perché ho scritto qualche canzone. Infatti nel 2016 ho pubblicato il mio terzo romanzo "Mad World - Il Mondo Malato", dal quale è stata tratta una canzone, che potete ascoltare su youtube.  So che questo articolo potrebbe risultare inutile, ma vi assicuro che non lo è.  A proposito, questo sono io:



venerdì 3 marzo 2017

Perché finora ho scelto sempre protagonisti giovani

Ho scritto tre romanzi, in tutti e tre, i personaggi erano sempre abbastanza giovani. L'ultimo, Efrem Lettieri, è un uomo vicino alla trentina (tra i ventisette e i ventotto), come ho già spiegato in questo articolo. Un'età molto difficile, mentre c'è chi ti dice che sei ancora giovane, c'è invece chi sostiene che ormai non lo sei più, soprattutto certe agenzie che ti impediscono di fare concorsi di lavoro, ma non divaghiamo. Il motivo principale per cui i protagonisti hanno sempre la mia stessa età o qualche anno di differenza è la maggior facilità dell'empatia tra autore e personaggio. Ma non era di questo che volevo discutere. Volevo, più che altro sfatare un luogo comune: i personaggi che hanno problemi, disturbi, che conducono una vita degradante sono, è vero, per lo più giovani, ma perché? Per fare la solita retorica su giovani? No. Io stesso, nel mio romanzo precedente "Sia fatta la mia volontà-Qui nel mondo" ho scritto che non mi piace quando si parla delle “cattive abitudini dei giovani d’oggi”, come se gli adulti o gli anziani di ieri e di oggi non ne avessero avute né ora né in gioventù (affermazione che contrastava con la prefazione dell'editore). In realtà, io non parlo "di giovani", io parli di essere umani. I miei modelli letterari sono soprattutto Dostoevskij e Zola e altri romanzieri dell'Ottocento che si occupavano appunto dei problemi dell'animo umano. Quando mi si chiede "cosa dobbiamo fare per risolvere i problemi dei giovani d'oggi" davvero non so cosa rispondere. Qualcuno sostiene già in anticipo che non saprò cosa rispondere perché sono anche io un "ragazzo" (mancano pochi giorni al mio trentunesimo compleanno). La verità, invece, è che non lo sa nessuno di loro e tutto questo non ha nulla a che fare con l'età. Non lo sappiamo perché è complicato, perché io sono solo uno scrittore che mette su carta le cose che non vanno sopratutto per riuscire a sopportarle. I giovani non sono un problema: in loro è riposta la speranza. Non che gli adulti non abbiano più possibilità di cambiare o di salvarsi (ho visto gente maturare a sessant'anni), ma quando sono loro a vivere in modo degradante, a ubriacarsi, ad andare a prostitute è molto più disgustoso, perché a una certa età dovresti aver compreso la bellezza della semplicità della vita. I giovani che osservo e dai quali prendo spunto per creare i personaggi sono persone che se vogliono, possono cambiare. Il più delle volte, una volta cresciuti, diventano soltanto delle esperienze giovanili, ricordi di gioventù. A differenza di ciò che può sembrare, a differenza di ciò che qualcuno avrà già detto, il mio non è un romanzo moralista, perché io stesso non sono mai stato un moralista, un santo (o un "astemio"), tuttavia spesso rifletto sull'inutilità di rimpinzarci di alcol soltanto per noia, quando una birra tira l'altra e ci si ritrova ubriachi, con il fegato e lo stomaco rovinati, con i postumi di sbornia del giorno dopo e soprattutto con il portafogli vuoto. Per cosa poi? Rifletto sul fatto che potremmo evitare. Ci sono stati periodi - e voglio finalmente confessarlo senza problemi - in cui per me uscire significava automaticamente bere e ubriacarmi. Ci sono poi periodi nei quali mi sento addirittura astemio e non trovo nessuna utilità nel bere. Si sono creati perciò una cerchia di conoscenti che mi crede astemio e una cerchia di altri che si sorprende ogni volta che rifiuto una birra. Con questo voglio dire che nessuno è perfetto, non credo nemmeno che esista la concezione della perfezione. Torniamo alla questione "giovani". Prendiamo ad esempio il problema del personaggio Agostino: chi di voi non ha mai sentito parlare di money-slave, di ragazze che chiedono di farsi ricaricare il cellulare? Un problema dei giovani? No, un problema sociale.
Eliana Russo, una ragazzina che si ubriaca e fa uso di hashish da quando aveva quattordici anni e a diciassette inizia anche con la cocaina: un problema che riguarda i giovani? Vuol dire che se gli adulti tirano cocaina è tutto a posto? Secondo me, invece, è l'opposto. Il personaggio di Eliana Russo rappresenta il difficile percorso della giovinezza, che tanto può finire nel degrado quanto può invece concludersi nel miglioramento. Ogni volta che si legge il mio romanzo, si fa caso soltanto ai giovani e non al vero problema: gli adulti.  Il personaggio di Jessica - La Tossica di cui parlo anche nella canzone "Il Mondo Malato" - non è, come forse molti avranno pensato, un'adolescente, una ventenne, bensì una donna che ha superato la soglia dei trent'anni, forse anche sulla soglia della quarantina. Gli uomini che si approfittano di lei non sono dei ragazzini, ma quarantacinquenni, cinquantenni. Tutti poi si dimenticano una scena che per me è molto importante: la scena dei due anziani che vogliono approfittarsi delle due zingare. Lì, se il lettore fosse attento, si potrebbero sfatare due luoghi comuni: quello delle zingare che sono necessariamente prostitute (nel libro - come la scena reale che ho visto e dalla quale ho preso ispirazione, le due giovani zingare vendono calzini) e il luogo comune secondo il quale il degrado, la corruzione avvolgerebbe solo ed esclusivamente "i giovani". Se questo fosse vero, allora potremmo stare tranquilli, perché ai giovani si può perdonare tutto appunto con la giovane età, e perché possono evolversi, cambiare. Il vero problema,sono gli adulti, quelli che arrivati a una certa età sono peggiorati. Ma anche a loro, sia data una possibilità di cambiare.

Domenico J. Esposito
scrittore
da PensieriParole

venerdì 17 febbraio 2017

Cervinara, lo scrittore Domenico J. Esposito in difesa del Parco San Vito

Questo testo non è tratto dai miei libri, ma da un semplice sfogo su Facebook che, grazie a un'idea di Gianfranco Marchese (Usertv), è diventato un video dedicato al mio rione, ancora oggi, dopo tanti anni, vittima del pregiudizio. Ancora oggi soprannominato in modo denigratorio con il nome di "Bronx", ma il vero nome del rione è "Parco San Vito".

Testo: Domenico J. Esposito
Voce: Vito Gabriele Cioffi
Da un'idea di Gianfranco Marchese.


martedì 31 gennaio 2017

Domenico J. Esposito, scrittore cervinarese (opere e citazioni)

Come molti sanno, nel mio trascorso da rapper, il mio pseudonimo era "Mito" e così per i primi due libri ho conservato questo pseudonimo affiancandolo al mio nome di battesimo, divenendo così "Domenico Esposito Mito". Abbandonata la carriera da rapper, per il mio terzo libro ho lasciato anche quel suffisso, inserendo invece una J. in mezzo al nome. Questo semplicemente per distinguermi da altri Domenico Esposito, che hanno pubblicato altri tipi di libri o qualche citazione sui siti. Purtroppo, sugli store risulto come Domenico Esposito e non come Domenico J. Esposito, com'è scritto sulla copertina del libro e sul sito di Eretica Edizioni, per cui alcune mie citazioni possono essere confuse con i miei omonimi e anche alcuni libri.
Per chiarezza, quindi, questi sono i miei libri:
La Città dei Matti (Mond&editori, 2009), ormai introvabile.
Sia fatta la mia volontà - Qui nel mondo (Tempesta Editore, 2011), reperibile in qualche libreria cervinarese o della vicina Rotondi e conservata nella biblioteca della U.A.A.R. a Roma.
Mad  World - Il Mondo Malato (Eretica Edizioni, 2016) disponibile sul sito dell'editore, su qualsiasi store, dall'autore stesso oppure alla libreria cervinarese "Liberamente".

Per leggere i miei aforismi, tratti dai miei libri o semplicemente da pensieri sparsi e non confondere Domenico J. Esposito scrittore caudino, cervinarese (cervinarese davvero eh, non un napoletano di Napoli al quale è stata data la cittadinanza onoraria), irpino, sannita con altri, potete cliccare sulla mia pagina Frasi e aforismi di Domenico J. Esposito e iscrivervi.

Su questo link alcune mie vecchie citazioni, frasi e aforismi:

Qui di seguito tutte le citazioni tratte dal mio ultimo romanzo:

"Solo quando capisci veramente che non puoi fidarti di nessuno, soltanto allora, potrai fidarti almeno di te stesso".
Domenico J. Esposito

Mad World - Il Mondo Malato

da PensieriParole

"La delusione è il castigo degli illusi, la giusta punizione per chi sogna troppo".
Domenico J. Esposito
Mad World - Il Mondo Malato

"Per quanto la neve sia fredda, è l'unica cosa che ti riscalda il cuore quando hai il gelo dentro".
Mad World - Il Mondo Malato
Domenico J. Esposito

"L'anticonformismo intenzionale è solo l'altra faccia del conformismo, che è la paura di essere diversi, mentre la diversità altro non è che la libertà e il coraggio di essere se stessi in una società che non rispecchia i tuoi valori e le tue idee".
dal libro "Mad world. Il mondo malato".

Noi artisti siamo malati che hanno una cura a portata di mano: l’arte!"
Dal romanzo "Il Mondo Malato"
Eretica Edizioni

“I moralisti si dividono in due categorie: quelli che puntano il dito contro chi sbaglia e quelli che assolvono e addirittura elogiano chi persevera. Non c’è una via di mezzo”.
(Il Mondo Malato)

"Succede che a volte di notte non puoi dormire perché l’ispirazione ti chiama. Se non vuoi impazzire, devi alzarti dal letto, prendere il quaderno e metterti a scrivere. Poco importa se arriverai all'alba. Devi farlo".
Dal romanzo "Il Mondo Malato"
Eretica Edizioni

"A volte le cose alle quali ci aggrappiamo per sopravvivere sono quelle che più ci uccidono".
Dal romanzo "Il Mondo Malato".
Domenico J. Esposito.



mercoledì 21 dicembre 2016

Riepilogo presentazioni romanzo "Mad World - Il Mondo Malato", anno 2016

Prima presentazione romanzo "Mad World - Il Mondo Malato", 20 agosto 2016 a Cervinara.

Clicca qui per vedere foto e video

Seconda presentazione, 30 ottobre 2016 a Montesarchio

Clicca qui per vedere foto e video

Terza presentazione, 11 dicembre 2016 a Rotondi



Quarta presentazione, 29 aprile 2017, Roma.

Clicca qui per vedere foto e video

Domenico J. Esposito



Le recensioni a Mad World - Il Mondo Malato


Recensione di Giusy Navarretta al romanzo "Mad World - Il Mondo Malato" e alla canzone tratta dal libro, cantata da Ivan Romano su Avellinozon

La storia di Agostino e della sua perversione è una storia concreta e lucida, costruita in maniera coerente e scorrevole. Eliana, tra i personaggi più complessi, in questo processo di redenzione rimarrà a metà in bilico tra cos’è giusto e cosa è facile. Infine Efrem, protagonista, con le sue mille contraddizioni e mille difetti derivanti da un passato turbolento è sempre alla ricerca della verità, anche se può far davvero male.

Recensione Di Elide Apice al romanzo "Mad World - Il Mondo Malato" per Sannio e Culture, rubrica "Letto per voi"

Il linguaggio è articolato e cade spesso in localismi dialettali probabilmente per rendere l'idea di una certa quotidianità e rendere così maggiormente credibile la storia che è ambientata in un paesino campano dal quale l’autore trae spunti e narrazioni

Recensione di Mario Sellitri al romanzo "Mad World - Il Mondo Malato" per Mangialibri

Un messaggio forte, rivolto soprattutto a un pubblico giovane, che incita a combattere l’apatia e i pregiudizi di molte realtà di provincia con la passione e la voglia di realizzare i sogni. Molto interessante, poi, la ricerca del realismo estremo nella narrazione, grazie all’uso di un linguaggio quotidiano, infarcito di dialetto così come di espressioni scurrili. 

N.B. in quest'ultima recensione c'è un'imprecisione sull'età di Efrem, clicca qui per saperne di più



Recensione su La bancarella del libro di Francesco Balestri

"La storia si legge alla velocità della luce apprezzando lo sforzo dell'autore che ha saputo, con pochissimo, creare un microcosmo che merita di essere salvato.
Quel microcosmo siamo noi. Ci abitiamo dentro, ma spesso ce ne dimentichiamo".


Recensione su Capitolo Zero di Maria T.
"Mad world-Il mondo malato è un romanzo breve ma di estrema intensità, che si presta bene alla nascita di riflessioni sulla società contemporanea che, ormai priva di qualsiasi speranza per il futuro, sta scivolando pian piano nella passività e insensibilità, facendo prevalere egoismo e crudeltà a discapito dei princìpi morali che ognuno dovrebbe preservare dentro di sé.
Lo stile della narrazione è semplice e scorrevole, anzi l'autore Domenico J.Esposito ha scelto di utilizzare a tratti termini ed espressioni che fanno parte del nostro linguaggio quotidiano, anche dialettale. Sicuramente per sottolineare il realismo della sua storia."

Opinioni dei lettori
Clicca qui per leggere le opinioni dei lettori o scrivere la tua, se hai letto il libro, oppure compralo dal sito, se non lo hai ancora fatto.


Domenico J. Esposito



Valutazione di Talento Letterario

"Il personaggio di Efrem trasmette un messaggio positivo, ed è tanto più credibile quanto più affonda le mani in brutture che sono quelle della vita di tutti i giorni. I testi delle canzoni sono originali e profondi. Vengono tratteggiate molto bene, in tutte le loro sfumature, la caduta nella perversione di Agostino e il renitente accanimento su Efrem di Dorena, risultando particolarmente riusciti. I dialoghi con cui i personaggi vengono presentati sono brevi e incalzanti, e il tocco di colore dato dal dialetto non è invasivo. L’intrecciarsi delle singole storie costituisce un incentivo alla lettura, così come le descrizioni essenziali e la brevità dei capitoli supportano e rendono più agile questo tipo di impianto narrativo molto diretto, risultando decisamente piacevole alla lettura. La storia trasmette un messaggio di speranza e lascia anche uno spiraglio in cui il lettore può penetrare per soffermarsi sulla propria vita."

venerdì 23 marzo 2012

Incontro con l'autore Domenico Esposito "Mito" al Caffè Letterario "New Royal" a Montesarchio (BN)

Incontro con l'autore Domenico Esposito Mito al nuovo Caffè Letterario New Royal , ore 18.00 a Montesarchio (BN), e Presentazione romanzo "Sia fatta la mia volontà - Qui nel mondo", la seconda opera di Domenico Esposito Mito, scrittore cervinarese,già autore de La Città dei Matti. "Sia fatta la mia volontà (Qui nel mondo) è il secondo romanzo dello scrittore Domenico Esposito "Mito". Come si evince dal titolo, fra i tani argomenti trattati, si affronta la laicità, la religione e l'ateismo, ma non solo: l'ideologia, la politica e i vari problemi della nostra epoca. Ambientato nel periodo del G8 di Genova 2001, è la storia di alcuni giovani reduci dalla manifestazione. Il dolce Ciro Sorrentino che sogna l'unione di tutte le fazioni per creare un mondo di tolleranza; il simpatico Angelo E. che, con la sua ironia, cerca di risolevare l'umore dei propri amici e infine, il protagonista, il glaciale Demetrio De Sanctis che, dopo aver subito le torture a Bolzaneto, vede tutti come nemici, per cui non condivide l'idea del suo amico Ciro...e tanti personaggi interessanti che entreranno in scena nello scorrere del romanzo. Anche qui, come ne "La Città dei Matti", si affrontano temi di carattere sociale, ma in modo più approfondito e sempre intorno alla vita dei giovani che oltre a tutto ciò che devono affrontare nella loro militanza, dovranno vedersela anche con le problematiche giovanili.

Conferma la partecipazione su facebook

giovedì 22 dicembre 2011

Tutti i libri (saggi e romanzi) sul G8

Domenico Esposito Mito, "Sia fatta la mia volontà-Qui nel mondo" (Romanzo), Tempesta Editore, 2011. ISBN 9788897309161

Vittorio Agnoletto, Lorenzo Guadagnucci, L'eclisse della democrazia, Feltrinelli, 2011, ISBN 88-07172100.

Gloria Bardi e Gabriele Gamberini, Dossier Genova G8. Il rapporto illustrato della procura di Genova sui fatti della Scuola Diaz, BeccoGiallo, 2008
R. Bisso - C. Marradi, Le quattro giornate di Genova - 19-22 luglio 2001, Fratelli Frilli Editori, 2001. ISBN 88-87923-16-7

Giulietto Chiesa, G8/Genova, Ed. Einaudi, 2001. ISBN 88-06-16170-9 (testimonianza di un noto giornalista e parlamentare europeo presente a Genova nei giorni delle proteste)
Concita De Gregorio, Non lavate questo sangue, Laterza, 2001
Franco Fracassi, G8 Gate. 10 Anni d'Inchiesta: i Segreti del G8 di Genova, Ed. Alpine Studio, 2011. ISBN 88-96822135 (L'inchiesta finale sul G8, da chi per primo la raccontò al mondo. Dal libro è tratto il documentario "G-Gate", finalista al Premio Ilaria Alpi 2011 e distribuito con l'Unità)
Haidi e Giuliano Giuliani, Un anno senza Carlo, Baldini&Castoldi, 2002
Lorenzo Guadagnucci, Noi della Diaz. La notte dei manganelli e i giorni di Genova nel racconto del giornalista che era dentro la scuola, Altreconomia/Terre di Mezzo, 2002. ISBN 978-88-88424-51-4.

Carlo Gubitosa, Genova, Nome per nome. Le violenze, i responsabili, le ragioni. Inchiesta sui giorni e i fatti del G8, Ed. Berti/Altreconomia/Terre di Mezzo, 2001. ISBN 88-88424-67-9 (Inchiesta completa sui fatti del G8, contiene molti estratti di atti e documenti ufficiali)
Riccardo Lestini - Con il tuo sasso: monologo inchiesta sulle giornate di Genova. ISBN 978-88-7606-169-1

Carlo Lucarelli, G8. Cronaca di una battaglia. Einaudi, 2009. ISBN 978-88-06-19583-0 (Con DVD contenente la puntata di Blu notte dedicata ai fatti di Genova)
C. Marradi - E. Ratto [a cura di], Da Seattle a Genova - Gli 8 non valgono una moltitudine, Fratelli Frilli Editori, 2001. ISBN 88-87923-15-9

F. Martone e E. Mangini, La sindrome di Genova, Carta.org [collegamento interrotto]/ Frillieditori.com
OCP, Violenza Mediata. Il ruolo dell'informazione al g8 di Genova, Editori Riuniti, Roma, 2003. ISBN 88-359-5365-0

Paola Staccioli (a cura di) "Per sempre ragazzo", Tropea, 2011. ISBN 978-88-558-0187-4

Supporto legale (a cura di). Ge vs G8. Genova a fumetti contro il G8. NdA Press, 2006. ISBN 978-88-89035-32-0.

Nichi Vendola, Lamento in morte di Carlo Giuliani, Fratelli Frilli Editori, 2001. ISBN 88-87923-17-5

Christian Mirra, Quella notte alla Diaz (fumetto) Guanda Graphic,2010. ISBN 88-60-88-92-94


Il giro di boa - Romanzo

fonte: wikipedia

mercoledì 21 dicembre 2011

Le opere di Domenico Esposito Mito

La Città dei Matti è l'opera prima di Domenico Esposito Mito pubblicata con Mond&editori.




La città dei Matti è la storia di Romolo e della sua incessante ricerca di se stesso, sullo scenario di un paesino del Sud, dove convivono criminalità e romantici rivoluzionari. Romolo, nella sua logorante e solitaria introspezione, rivede i tanti episodi nei quali perse, a causa della cattiveria e della superficialità altrui, la stima di sè e la fiducia nel prossimo. E sarà il sedimentarsi in lui, giorno dopo giorno, di tutte queste inspiegabili circostanze ad animarlo di un sentimento di personale rivalsa, a trascinarlo nella più estrema alienazione dalla vita. Così, con un tocco a volte ironico ed a volte ispirato, "La città dei Matti" dell'esordiente Domenico Esposito, racconta come le inquietudini giovanili, quando lasciate a se stesse, conducano per mano oltre il senso del vero.


Sia fatta la mia volontà...qui nel mondo è la seconda opera di Domenico Esposito Mito, basata sui Fatti del G8 del 2001, pubblicata con la casa editrice Tempesta Editore

Sia fatta la mia volontà...qui nel mondo non è solo un bel romanzo,è anche una sorta di saggio politico, religioso e sociale in forma di racconto...che narra la storia di alcuni giovani attivisti campani “reduci” dal G8 di Genova del 2001 e affronta tematiche come il rapporto tra l’ateismo e la religione, le ideologie, la violenza della polizia e i vari problemi della nostra epoca.


Le immagini di copertina sono state realizzate da: Carlo Esposito

domenica 4 dicembre 2011

Sia fatta la mia volontà...qui nel mondo di Domenico Esposito Mito

Il sei dicembre uscirà “Sia fatta la mia volontà...Qui nel mondo”, la seconda opera di Domenico Esposito Mito, già autore de “La Città dei Matti”. Quello di Domenico Esposito non è solo un bel romanzo, ma è anche una sorta di saggio politico, religioso e sociale in forma di racconto...che narra la storia di alcuni giovani attivisti campani “reduci” dal G8 di Genova del 2001 e affronta tematiche come il rapporto tra l’ateismo e la religione, le ideologie, la violenza della polizia e i vari problemi della nostra epoca. La casa editrice Tempesta Editore aveva deciso di non pubblicare più romanzi e dedicarsi esclusivamente alla saggistica, “ma questo romanzo scritto da un giovane di venticinque anni, alla sua seconda opera - spiega l'editore nella prefazione - con quelle idee messe in testa al suo protagonista, forti, provocatorie, ribelli, spesso dure, ma per me sicuramente giuste, mi ha subito conquistato”.



Immagine di copertina: Carlo Esposito

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Domenico Esposito (1986) è un giovane scrittore e rapper di Cervinara (Avellino), conosciuto anche con lo pseudonimo di “Mito”. Ha sempre coltivato la vena di scrittore e poeta, cui crescendo si è aggiunta la passione per il rap. Diplomatosi geometra, si dà però esclusivamente alla musica partecipando a numerosi concerti. Nel 2009 pubblica il suo primo romanzo “La Città dei Matti”(Mond&editori). Ha condotto il programma culturale “Polvere di Storia” alla web radio “C.A.O.S.” (Centro Autogestito Operante nel Sociale), ispirata al movimento giovanile della Valle Caudina nel quale è stato attivamente impegnato per un anno e di cui è stato co-fondatore. Gestisce un blog dove pubblica interviste e articoli. Scrive per “Il Caudino”, giornale mensile di Cervinara.



Disponibile su IBS e sul sito di Tempesta Editore
Retesei

Il Ciriaco

Sito di Enzo Napolitano

domenica 9 ottobre 2011

Il romanzo sul G8

È prevista per novembre l'uscita del nuovo romanzo del giovane scrittore cervinarese Domenico Esposito Mito, già noto al pubblico di Cervinara e della Valle Caudina per il suo romanzo d'esordio "La Città dei Matti"pubblicato nel 2009. Il secondo libro del giovane Esposito, edito da Tempesta Editore, s'intitola "Sia fatta la mia volontà – Qui nel mondo". Un romanzo che racconta la storia di alcuni giovani attivisti campani "reduci" del G8 di Genova 2001 e affronta tematiche come il rapporto tra l'ateismo e la religione, le ideologie, la violenza poliziesca e vari problemi sociali della nostra epoca.
Fonte: IL COMUNICATO STAMPA

In Chiaro Scuro
Wikionews

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martedì 19 aprile 2011

Frasi e aforismi di Domenico Esposito Mito

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L'unico e vero maestro di vita è la vita stessa.

(Domenico Esposito Mito)

La differenza tra il maschilismo e il femminismo è che il maschilismo non ha indossato la maschera della parità dei sessi.
(Domenico Esposito Mito)

Io credo che le persone bisogna conoscerle più da vicino
prima di descriverle in un certo modo. Bisogna conoscerle in
ogni ambiente, in ogni situazione, perché ognuno di noi cambia
atteggiamento in base al luogo, alla situazione o la gente in
mezzo a cui si trova o anche in base all'età e soprattutto in
base all'umore, così come i camaleonti cambiano colore in
base all'oggetto su cui si trovano. Non possiamo dire che una
persona è chiusa di carattere solo perché con noi non si apre, e
di conseguenza, proprio per il fatto che non si apre con noi,
mai potremo dire di conoscerla bene.
D'altronde, nessuno di noi conosce fino in fondo il suo
prossimo, neanche i migliori amici si conoscono bene tra di
loro. Neanche un genitore conosce bene il proprio figlio, e non
sa mai cosa esattamente gli frulla per la testa. Perché in fondo
nessuno di noi conosce bene neanche se stesso. Quindi se non
conosciamo bene noi stessi come pretendiamo di conoscere
bene gli altri?

(Domenico Esposito Mito)

Si dice che il pazzo sia il prodotto della società, che noi cosiddetti "sani", noi che emarginando le persone, deridendole e abbandonandole provochiamo in loro degli squilibri mentali, noi, con la nostra cattiveria, con il nostro menefreghismo, con il nostro egoismo.

(Domenico Esposito Mito)

Eh! Vedi mio caro, la differenza tra me e te è questa: tu studi, io rifletto, io ragiono. Io sono un amante della cultura. Sebbene io non sia mai stato un bravo studente, ho sempre amato la cultura, tu invece sei un bravo studente, ma non sei amante della cultura quanto me.

(Domenico Esposito Mito)

L'antifemminismo non è maschilismo, non è nemmeno l'odio nei confronti delle donne, bensì nei confronti di un'ideologia subdola: lo scopo dell'antifemminismo è di difendere il genere maschile da chi crede che offendendolo si difenda il genere femminile.

(Domenico Esposito Mito)

Se non hai problemi, non hai bisogno di nulla, e quando non hai bisogno di nulla... perdi tutto... e... forse anche tutti.

(Domenico Esposito Mito)

Finché gli storici e i giornalisti saranno attaccati a un'ideologia o a un partito e, in alcuni casi, anche a una religione, che siano dalla parte dei vinti o dei vincitori, non potremo mai credere che essi affermino il vero.

(Domenico Esposito Mito)

Io, nel momento in cui ho perso, ho capito che in realtà avevo vinto

(Domenico Esposito Mito)

Secondo Berlusconi, tutto il male deriva dai comunisti; secondo i "comunisti", tutto il male deriva da Berlusconi: ecco, questa è l'odierna politica italiana.

(Domenico Esposito Mito)

A volte temo di sembrare alla gente uno dei tanti
pazzi del paese, altre volte temo di esserlo, altre volte ancora
invece, temo di diventarlo.

(Domenico Esposito Mito)

George Orwell pensava che nel 1984 il Grande Fratello avrebbe guardato il popolo: chissà cosa penserebbe, se sapesse che oggi è il popolo che guarda il Grande Fratello.

(Domenico Esposito Mito)

Non sarei un po' presuntuoso, se dicessi di non aver mai peccato, almeno un volta nella mia vita, di presunzione?

(Domenico Esposito Mito)

La timidezza sarà anche una forma di paura, ma è pure una forma di orgoglio. Essa è soprattutto l'accortezza di non dire idiozie e di non rendersi ridicoli, a differenza di chi, pur di non tacere, preferisce dire sciocchezze

(Domenico Esposito Mito)

"La delusione è il castigo degli illusi, la giusta punizione per chi sogna troppo".
Domenico J. Esposito
Mad World - Il Mondo Malato

"Per quanto la neve sia fredda, è l'unica cosa che ti riscalda il cuore quando hai il gelo dentro".
Mad World - Il Mondo Malato
Domenico J. Esposito

"L'anticonformismo intenzionale è solo l'altra faccia del conformismo, che è la paura di essere diversi, mentre la diversità altro non è che la libertà e il coraggio di essere se stessi in una società che non rispecchia i tuoi valori e le tue idee".
dal libro "Mad world. Il mondo malato".

Noi artisti siamo malati che hanno una cura a portata di mano: l’arte!"
Dal romanzo "Il Mondo Malato"
Eretica Edizioni

“I moralisti si dividono in due categorie: quelli che puntano il dito contro chi sbaglia e quelli che assolvono e addirittura elogiano chi persevera. Non c’è una via di mezzo”.
(Il Mondo Malato)

"Succede che a volte di notte non puoi dormire perché l’ispirazione ti chiama. Se non vuoi impazzire, devi alzarti dal letto, prendere il quaderno e metterti a scrivere. Poco importa se arriverai all'alba. Devi farlo".
Dal romanzo "Il Mondo Malato"
Eretica Edizioni

"A volte le cose alle quali ci aggrappiamo per sopravvivere sono quelle che più ci uccidono".
Dal romanzo "Il Mondo Malato".
Domenico J. Esposito.
Eretica Edizioni

"L'ispirazione è la malattia dell'artista, l'arte è la sua cura".
Domenico J. Esposito
Dal Romanzo "Il Mondo Malato"
Eretica Edizioni

mercoledì 30 marzo 2011

Presentazione"La Città dei Matti" a Roma, aperitivo con l'autore

Aperi...Libro
Presentazione del romanzo "La Città dei Matti" di Domenico Esposito Mito
alla Libreria Rinascita Caffè.
30 aprile, ore 18,30
Interverranno:
Luana Troncanetti (relatrice), scrittrice
Matteo Mantovani (editore Mond&editori)
Domenico Esposito Mito (autore)

Conferma la tua partecipazione all'evento su facebook

mercoledì 10 novembre 2010

Presentazione romanzo "La Città Dei Matti" a Solaro (MILANO) al Centro Libri Larizza

Sabato, 6 novembre, il giovane autore cervinarese, Domenico Esposito “Mito”, ha presentato ancora una volta il suo romanzo “La Città Dei Matti”, questa volta al Nord, al Centro Libri Larizza a Solaro (MI), per raccontare i problemi del Sud e dell’Italia in generale, approfondendo le tematiche sociali che più gli stanno a cuore e che descrive nel suo romanzo, come le emigrazioni dei meridionali al Nord e le loro difficoltà; inoltre gli incidenti sul lavoro, argomento citato spesso nello scorrere del libro.
“Mi limito però, su questo punto, a denunciare questi dati di fatto” afferma l’autore “che andrebbero approfonditi, ma per ora non mi sento ancora all’altezza di proporre magari una soluzione”...continua a leggere su "In Chiaro Scuro"

sabato 21 agosto 2010

Non piangere, bambino

Non piangere, bambino, solo perché non vuoi mangiare:
perché da grande, per un boccone, dovrai lottare
non piangere se ti sei fatto male,
perché sono ben altri e ben più forti
i dolori che dovrai sopportare.
Non piangere,la vita è triste,ma tu se ancora all’inizio.
C’è tempo per piangere,perciò adesso sorridi.

Domenico Esposito Mito

Il saluto degli anziani

Il saluto degli anziani
è qualcosa di prezioso
che mi addolcisce il cuore
così sincero,così spontaneo, senza alcuno sforzo,
basta uno sguardo anche per sbaglio
e ricevi il loro saluto
come fossi un loro figlio
anche se sei uno sconosciuto
ti guardano,e ti salutano perché sanno che sei un paesano
o semplicemente solo un altro essere umano
E' tipico di questo paese, il saluto di un anziano
il loro sorriso
è qualcosa di prezioso
le loro rughe sopra al viso
le loro facce stanche
le loro chiome bianche
i loro racconti
ascoltateli ragazzi,non sono noiosi
ascoltateli raccontare i loro vecchi tempi
la guerra,la fame,la sofferenza
fate loro qualsiasi favore
senza accettar danaro:
non c'è miglior regalo
della gioia dentro al cuore
il saluto degli anziani,
con il loro sorriso
placa l'odio verso gli altri esseri umani
verso il mondo intero e allevia ogni dolore
Oh,se bastasse solo un loro sorriso
per placare tutto l'odio che c'è nel mondo
tra i popoli
tra le razze
tra i ricchi,tra i poveri.

Domenico Esposito Mito