Visualizzazione post con etichetta libri. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta libri. Mostra tutti i post

lunedì 29 ottobre 2018

Recensioni al libro "Il Romanziere".


“Sono sincera: non mi era mai capitato di leggere qualcosa del genere ad opera di uno scrittore emergente. E devo ammettere che in più di un momento mi è venuto spontaneo fare un parallelo con alcuni scritti di Dostoevskij, che allo stesso modo lasciava al centro della scena l’idea, il pensiero, il manifesto intellettuale e la filosofia.
Spero di poter leggere altri lavori di questo giovane scrittore dal quale, ne sono convinta, riceveremo belle sorprese”.
(Recensione di Letizia Rossi su Sogni di carta)
“Il protagonista del romanzo è Donato Bratti, alter ego dell’ autore, un romanziere appunto, il quale compie un serio esame introspettivo su se stesso. Esposito racconta la fatica dello scrivere e le ansie di un giovane scrittore che spesso rischia di non essere capito e, per questo respinto, dal mondo circostante. Al centro della vicenda anche le immense difficoltà che si incontrano nel mondo editoriale per vedere pubblicati i propri lavori”.
(Recensione su Retesei)
“E non è vero che il suo sia un libro triste e pessimistico. È invece un romanzo in cui si racconta un sogno. Un sogno che non va spezzato ma favorito e alimentato affinché diventi realtà.
Domenico Esposito scrive pagine forti sulla voglia di farcela come “romanziere”, sulla sua motivazione, sul desiderio di «non gettare la spugna»”.
(Recensione di Enza Crisci su Il Caudino)
“Si assiste all’apnea dei sentimenti: silenzi invalicabili, rabbia, incredulità, emozioni ribaltate e sconvolte, pianti, respiri affannosi, nostalgie, rimpianti, strette al cuore e tanti sospiri … anche nel sonno che diviene una realtà parallela.
Non vi è dubbio della genialità intuitiva dell’autore, nel descrivere le ambientazioni e gli argomenti trattati, la vostra mente sarà aperta a ogni possibilità”.

Scritto in modo molto scorrevole e semplice, leggerlo ci ha lasciato, più che un contributo contenutistico, uno spunto riflessivo per guardarci dentro. “molti mi hanno detto << al posto tuo mi fermerei >>, perché non sono diventato famoso e perché devo sorbirmi spesso i rifiuti degli editori. Ho risposto <> […] dicono che vivo di sogni ma almeno vivo”. Questa citazione invita il lettore a non abbattersi, a credere nei propri obiettivi, perché solo così si può vivere con la V maiuscola, lottando in ciò che si crede. O ancora “quella che voi chiamate aggregazione non è altro che omologazione, è paura di restare da soli, di non essere accettati, paura di essere diversi “: qui tende ad incoraggiare le persone ad essere se stessi in ogni caso senza somigliare a qualcuno o lasciarti trasportare dal gruppo. Infine con la citazione “se non vi piace il calcio non giocateci e non guardate le partite solo per farvi accettare.
Che siano loro ad accettare voi […] se qualcuno vuole farvi credere che se non fate ciò che fanno gli altri non siete normali rispondete che lo sapete e che ne siete fieri.”
ci dimostra che è meglio essere liberi di fare e mostrarci per come siamo, e forse normali non saremmo se facessimo tutto ciò che ci viene imposto.
Con ciò il libro, nonostante ci abbia anche fatto divertire con le strane coincidenze che si vanno a creare, ci ha dato la possibilità di riflettere e scavare dentro di noi per capire
se qualche volta anche noi sbagliamo in qualche nostra decisione, di riflettere sulle dinamiche interpersonali, come sui conflitti più intimi del nostro vissuto, sia come individui che come cittadini di un mondo che sembra non riconoscere o peggio, conoscere la bellezza dell’arte!"

(Recensione di Vito Ditaranto per Les Fleurs Du Mal-blog letterario)

“Un libro avvincente che va letto tutto d’un fiato, non sarete voi a sceglierlo ma sarà l’autore che vi accompagnerà con le sue parole nel suo libro impedendovi di uscirne fino alla fine. Sarete li ancorati al testo perché dovrete sapere come finisce la storia!”
(Serena Reale su Ad Maiora Semper)
“Un genere psicologico che ho letto con molto piacere perché ha davvero colto il punto, non solo scrivendo questo romanzo, ma parlando della cruda realtà di ciò che debba affrontare uno scrittore, per inseguire i suoi sogni”.

Titolo: Il Romanziere
Autore: Domenico J. Esposito
Editore: Eretica Edizioni
Anno di pubblicazione: 2018
ISBN: 9788833440286

giovedì 9 agosto 2018

Recensione di Retesei de "Il Romanziere", dopo la presentazione a Cervinara.

Clicca qui per leggere l'articolo.

Di seguito, ecco le foto.



Durante la presentazione, con il giornalista Peppino Vaccariello

Mio fratello Carlo Esposito, nonché autore della copertina del mio libro, alla fine della presentazione mi fa qualche domanda.

Dediche ai lettori


cugini/lettori


Amici artisti: con Francesco Viola e Ivan Romano



venerdì 6 luglio 2018

"Il Romanziere", il nuovo libro di Domenico J. Esposito

Donato Bratti, uno scrittore in crisi e di scarso successo, si insospettisce di avere poteri soprannaturali quando alcuni avvenimenti narrati nei suoi romanzi prendono veramente forma. Quando si verificherà un grave incidente, pensando che sia colpa sua, proverà a rimediare revisionando un suo racconto. Il presunto potere sembra avere effetto sulla vittima, che si riprenderà dopo pochi giorni. Lo scrittore comincerà allora ad aiutare alcune persone salvando loro la vita. In seguito, però, utilizzerà questo potere per scopi personali ma non sempre con risultati tangibili. Scetticismo razionale e credulità condurranno allora Donato Bratti alla follia, ispirandogli una nuova opera. Il Romanziere non è soltanto un romanzo psicologico, ma anche un metaromanzo sulle difficoltà di uno scrittore che quotidianamente insegue i suoi sogni.

Clicca qui per ordinare il libro direttamente dalla casa editrice. Oppure ordinalo in libreria. 


sabato 5 agosto 2017

Un giorno i cervinaresi mi ricorderanno così

Un giorno i cervinaresi mi ricorderanno così: "quel ragazzo che stava sempre con un libro in mano, quasi sempre da solo, che 'se non sbaglio' - dirà qualcuno - aveva anche scritto qualche libro". Per pochi sarò, come per pochi sono, "lo scrittore".






Domenico J. Esposito, scrittore.

martedì 16 maggio 2017

Cervinara maggio dei libri, letture in villa comunale

Ecco il video di Usertv sull'iniziativa a cui ho partecipato ieri mattina. Alla fine del video, anche una mia brevissima intervista.




Domenico J. Esposito, scrittore

lunedì 15 maggio 2017

mercoledì 15 febbraio 2017

Cervinara, lo scrittore Domenico J.Esposito ospite all’Einaudi (2015)


Oggi voglio semplicemente condividere qualche ricordo.
Il 23 aprile del 2015 fui invitato all’istituto Einaudi di Cervinara, alla Giornata Mondiale del Libro, “io leggo perché”.
ioleggoperche
In seguito, il 17 dicembre dello stesso anno, fui nuovamente invitato, per discutere con gli studenti del mio romanzo d’esordio “La Città dei Matti”, del quali gli alunni realizzarono anche una sorta di booktrailer, con la colonna sonora di Simone Cristicchi.


venerdì 3 febbraio 2017

Riflessioni di uno scrittore cervinarese (Domenico J. Esposito)


 Scrissi quest'articolo dopo il festival della Cultura, Cervinarte nel 2015, pubblicandolo su Il Caudino online. Oggi lo ripropongo qui sul mio blog

By Il Caudino on 4 settembre 2015




“Come va? Che si dice lì?” domanda l’emigrante che ostenta poca nostalgia e nessun pentimento della scelta di essere andato via e senza alcuna voglia di ritornare, neanche per le vacanze.
“Mah, non cambia nulla” risponderà il cervinarese che ha scelto di restare nella propria terra, come per dire “hai fatto bene ad andartene”. Ma non è vero. Deve trattarsi di cervinaresi troppo distratti o superficiali per non accorgersene o troppo sbruffoni per ammetterlo. Sì, perché il cervinarese attento se ne accorge dei cambiamenti del proprio paese. Magari non tutti i cambiamenti sono positivi, magari Cervinara ha bisogno anche di altri cambiamenti, ma non diciamo che non cambia nulla. Soprattutto non diciamo che cambia solo in negativo. Per la cultura, per esempio, non si era mai fatto tanto come quest’anno. Ora che siamo giunti agli sgoccioli di questa magnifica estate piena di arte e cultura, ora che l’autunno è alle porte, lo possiamo dire: a chi critica la Valle Caudina e in particolare Cervinara, si ricordi, ma prima di tutto abbia modo di notarlo: Cervinara non è solo la città dei bar, dell’aperitivo e delle scommesse, dei pettegolezzi, dei pregiudizi, degli snob, degli sbandati e degli spinelli nella villa. Cervinara non è solo invidia tra concittadini quando qualcuno raggiunge il successo; non è solo urla di gente che litiga perché la squadra avversaria ha perso (secondo ogni tifoso sempre ingiustamente). Cervinara non è solo quel paese in cui un neomelodico riempie la villa e un jazzista o un concerto rock la svuota. Cervinara non è solo il paese delle polemiche politiche, artistiche, sportive e di ogni tipo. Cervinara è quel paese in cui finalmente nelle scuole, i docenti spronano i ragazzi alla lettura, cercando di far capire loro, non solo la sua importanza, ma soprattutto il piacere di leggere, così come si cerca di farlo capire anche ai piccoli. Cervinara è la riscoperta dei palazzi storici in cui si ospitano i lavori degli artisti. Cervinara è anche quel paese in cui una mattina ti svegli e scopri che qualcuno sta diffondendo la cultura attaccando locandine con frasi sulla Bellezza e che ha sparso libri sulle panchine per farli leggere gratuitamente ai cittadini. Cervinara è quel luogo in cui si condivide l’amore per la montagna (difficile farlo comprendere a chi proviene dal mare), che diventa fonte d’ispirazione per gli artisti. Cervinara è poesia, fotografia, pittura, arte contemporanea. Non è solo quel paese in cui quando non si è protagonisti, si preferisce stare al bar piuttosto che tra il pubblico. Non è solo quel paese in cui quei cittadini che si lamentano perché “non ci sono mai eventi culturali, mai niente di bello e di nuovo”, sono sempre i primi a essere assenti. Cervinara è anche quel paese in cui altri cittadini ci provano, non desistono, non si arrendono, che continuano questa battaglia e di chi, come me, li ringrazia di cuore.
Domenico J. Esposito
scrittore cervinarese


lunedì 12 dicembre 2016

Terza presentazione romanzo "Mad World - Il Mondo Malato", Rotondi

Ieri ho presentato per la terza volta il mio nuovo romanzo "Mad  World - Il mondo malato", a Rotondi con l'Associazione O'Cardill.
La presentazione si è svolta sotto forma di intervista, con Monica Mainolfi. Vito Gabriele Cioffi ha letto alcuni brani del libro, tra cui due canzoni attribuite al personaggio di Efrem Lettieri.
Infine abbiamo proiettato il video del live a Cervinara della canzone Il Mondo Malato.
Il pubblico attento e partecipe.

Ecco alcune foto.









Nel video seguente Vito Gabriele Cioffi legge un brano di "Mad World - Il Mondo Malato", compreso il testo "In Bilico" (contenuto nel libro) scritto insieme al gruppo dark Sindrome del Dolore


Testo: 
“Illudimi, denudami ed osservami,

qui perso nel mio vuoto

Deridimi del mio dolor

Illudimi ancora un po’

Convincimi che tu sia stata mia...

almeno un attimo

Deludimi di nuovo mentre costruisco sogni

E dopo uccidimi... sai che risorgerò...
Derubami dei pensieri miei e senza rimpianti
Conserverò il mio cuore, o alcuni suoi frammenti
Usami soltanto per combattere la noia
Feriscimi col tuo non saper amare
E dopo uccidimi
Bruciami
E mentre grido e muoio ascoltami
Rinascerò dalle mie ceneri
E ti cancellerò come un ricordo sbagliato
Sono in bilico sul limite, dove son sempre stato
Ma adesso so chi sei davvero
Ascolta indifferente il mio dolore nero...
deridilo, divertiti a distruggermi e dopo annientami
illudimi ancora un po’
uccidimi... Ma non lasciarmi in bilico
E poi dimentica e fa che io sia libero...
Sei stata solo un incubo e non chiederò pietà,
a te che non sai amare... invoco solo libertà...”



Inizio presentazione romanzo, comincio parlando del titolo e del personaggio


Clicca qui per vedere il video su yotube






In questo video parlo un altro po' del mio romanzo:


"Non voglio più soltanto giudicare, adesso è tempo di cambiare".
(Il Mondo Malato)
Si vede male, ma si sente molto bene e penso valga la pena di ascoltare queste parole.
Qui spiego che, nonostante Efrem stesso sia a volte sentenzioso e giudizioso, prova compassione per chi sbaglia, ha problemi e viene deriso anziché aiutato.




Vito Gabriele Cioffi legge "Mad World - Il Mondo Malato" con sottofondo la canzone "Il Mondo Malato" musicata da Ivan Romano , letta per metà sotto forma di poesia.




martedì 19 aprile 2011

Frasi e aforismi di Domenico Esposito Mito

Iscriviti alla pagina facebook Frasi e aforismi di Domenico Esposito Mito

L'unico e vero maestro di vita è la vita stessa.

(Domenico Esposito Mito)

La differenza tra il maschilismo e il femminismo è che il maschilismo non ha indossato la maschera della parità dei sessi.
(Domenico Esposito Mito)

Io credo che le persone bisogna conoscerle più da vicino
prima di descriverle in un certo modo. Bisogna conoscerle in
ogni ambiente, in ogni situazione, perché ognuno di noi cambia
atteggiamento in base al luogo, alla situazione o la gente in
mezzo a cui si trova o anche in base all'età e soprattutto in
base all'umore, così come i camaleonti cambiano colore in
base all'oggetto su cui si trovano. Non possiamo dire che una
persona è chiusa di carattere solo perché con noi non si apre, e
di conseguenza, proprio per il fatto che non si apre con noi,
mai potremo dire di conoscerla bene.
D'altronde, nessuno di noi conosce fino in fondo il suo
prossimo, neanche i migliori amici si conoscono bene tra di
loro. Neanche un genitore conosce bene il proprio figlio, e non
sa mai cosa esattamente gli frulla per la testa. Perché in fondo
nessuno di noi conosce bene neanche se stesso. Quindi se non
conosciamo bene noi stessi come pretendiamo di conoscere
bene gli altri?

(Domenico Esposito Mito)

Si dice che il pazzo sia il prodotto della società, che noi cosiddetti "sani", noi che emarginando le persone, deridendole e abbandonandole provochiamo in loro degli squilibri mentali, noi, con la nostra cattiveria, con il nostro menefreghismo, con il nostro egoismo.

(Domenico Esposito Mito)

Eh! Vedi mio caro, la differenza tra me e te è questa: tu studi, io rifletto, io ragiono. Io sono un amante della cultura. Sebbene io non sia mai stato un bravo studente, ho sempre amato la cultura, tu invece sei un bravo studente, ma non sei amante della cultura quanto me.

(Domenico Esposito Mito)

L'antifemminismo non è maschilismo, non è nemmeno l'odio nei confronti delle donne, bensì nei confronti di un'ideologia subdola: lo scopo dell'antifemminismo è di difendere il genere maschile da chi crede che offendendolo si difenda il genere femminile.

(Domenico Esposito Mito)

Se non hai problemi, non hai bisogno di nulla, e quando non hai bisogno di nulla... perdi tutto... e... forse anche tutti.

(Domenico Esposito Mito)

Finché gli storici e i giornalisti saranno attaccati a un'ideologia o a un partito e, in alcuni casi, anche a una religione, che siano dalla parte dei vinti o dei vincitori, non potremo mai credere che essi affermino il vero.

(Domenico Esposito Mito)

Io, nel momento in cui ho perso, ho capito che in realtà avevo vinto

(Domenico Esposito Mito)

Secondo Berlusconi, tutto il male deriva dai comunisti; secondo i "comunisti", tutto il male deriva da Berlusconi: ecco, questa è l'odierna politica italiana.

(Domenico Esposito Mito)

A volte temo di sembrare alla gente uno dei tanti
pazzi del paese, altre volte temo di esserlo, altre volte ancora
invece, temo di diventarlo.

(Domenico Esposito Mito)

George Orwell pensava che nel 1984 il Grande Fratello avrebbe guardato il popolo: chissà cosa penserebbe, se sapesse che oggi è il popolo che guarda il Grande Fratello.

(Domenico Esposito Mito)

Non sarei un po' presuntuoso, se dicessi di non aver mai peccato, almeno un volta nella mia vita, di presunzione?

(Domenico Esposito Mito)

La timidezza sarà anche una forma di paura, ma è pure una forma di orgoglio. Essa è soprattutto l'accortezza di non dire idiozie e di non rendersi ridicoli, a differenza di chi, pur di non tacere, preferisce dire sciocchezze

(Domenico Esposito Mito)

"La delusione è il castigo degli illusi, la giusta punizione per chi sogna troppo".
Domenico J. Esposito
Mad World - Il Mondo Malato

"Per quanto la neve sia fredda, è l'unica cosa che ti riscalda il cuore quando hai il gelo dentro".
Mad World - Il Mondo Malato
Domenico J. Esposito

"L'anticonformismo intenzionale è solo l'altra faccia del conformismo, che è la paura di essere diversi, mentre la diversità altro non è che la libertà e il coraggio di essere se stessi in una società che non rispecchia i tuoi valori e le tue idee".
dal libro "Mad world. Il mondo malato".

Noi artisti siamo malati che hanno una cura a portata di mano: l’arte!"
Dal romanzo "Il Mondo Malato"
Eretica Edizioni

“I moralisti si dividono in due categorie: quelli che puntano il dito contro chi sbaglia e quelli che assolvono e addirittura elogiano chi persevera. Non c’è una via di mezzo”.
(Il Mondo Malato)

"Succede che a volte di notte non puoi dormire perché l’ispirazione ti chiama. Se non vuoi impazzire, devi alzarti dal letto, prendere il quaderno e metterti a scrivere. Poco importa se arriverai all'alba. Devi farlo".
Dal romanzo "Il Mondo Malato"
Eretica Edizioni

"A volte le cose alle quali ci aggrappiamo per sopravvivere sono quelle che più ci uccidono".
Dal romanzo "Il Mondo Malato".
Domenico J. Esposito.
Eretica Edizioni

"L'ispirazione è la malattia dell'artista, l'arte è la sua cura".
Domenico J. Esposito
Dal Romanzo "Il Mondo Malato"
Eretica Edizioni

mercoledì 30 marzo 2011

Presentazione"La Città dei Matti" a Roma, aperitivo con l'autore

Aperi...Libro
Presentazione del romanzo "La Città dei Matti" di Domenico Esposito Mito
alla Libreria Rinascita Caffè.
30 aprile, ore 18,30
Interverranno:
Luana Troncanetti (relatrice), scrittrice
Matteo Mantovani (editore Mond&editori)
Domenico Esposito Mito (autore)

Conferma la tua partecipazione all'evento su facebook