domenica 22 marzo 2015

Intervista all'attrice Cristina Arnone (Altra intervista perduta a causa della negligenza de L'AltraFaccia)

Cristina Arnone è un'attrice italiana.
Ha studiato al liceo classico Cicognini di Prato, dove ha cominciato a recitare partecipando agli spettacoli della compagnia "Nuova Colonia" fondata e diretta da Antonello Nave.
Si è laureata in Storia del Teatro e dello Spettacolo presso il D.A.M.S.
Dal 2004 al 2009 ha lavorato principalmente con la Compagnia teatrale di Glauco Mauri e Roberto Sturno ricoprendo ruoli da protagonista in classici come Delitto e Castigo di Dostoevskij e Faust di Goethe.
Ha lavorato in cinema e tv e curato registicamente i propri spettacoli da attrice “Gaia, terra di mezzo” (2005-2006) Rebecca (2008) e Congelata. Ha partecipato a serie televisive come "Il giovane Montalbano", con Michele Riondino, "Carabinieri 7" ,"La stagione dei delitti 2"  e in opere cinematografiche come "L'innocenza di Clara" di Toni d'Angelo, "Maternity Blues" di Fabrizio Cattani, “La casa sulle nuvole” di Claudio Giovannesi, “Il Caso Cindy S.” di Leonardo Rossi.
Domenico Esposito: Ciao, Cristina, innanzitutto grazie per aver accettato l'invito. Cominciamo dall'inizio: raccontaci il tuo primo approccio con l'arte e la nascita della passione per la recitazione.
Cristina Arnone: Credo che tutto sia cominciato molto presto. Ricordo la mia fascinazione per il mondo del balletto classico - avevo un'amichetta ai tempi dell'asilo che già frequentava una scuola di danza e ho insistito anche io finché non son riuscita a farmici portare - e la prima volta che son entrata in un teatro per vederne uno vero. Non andavo ancora a scuola. Un impatto magnifico. Ed oltre a ballare mi piaceva molto scrivere, in quinta elementare la maestra per Natale ci fece mettere in scena un testo scritto da me, in cui tra l'altro interpretavo un angelo. Il debutto era avvenuto in seconda elementare con il ruolo della Madonna!
Sono ironica ma realmente mi sembra che questo abbia fatto parte di me da sempre. Anche alle scuole medie organizzavo rappresentazioni - mi chiamavano "Lo Spielberg" - e così al liceo è stato naturale entrare nel gruppo teatrale della scuola. E lì questa passione ha preso forma in maniera così consistente da farmi pensare che potesse essere il mio mestiere, la mia strada.
Domenico Esposito: Qual è il tuo film preferito in cui hai recitato?
Cristina Arnone: Al cinema ho fatto solo piccole parti per ora, ma in tv ho lavorato con un regista cinematografico che stimo molto - Gianluca Tavarelli - che mi ha regalato un bellissimo ruolo ne Il giovane Montalbano
Domenico Esposito: E invece il tuo film preferito in cui non hai recitato, ma al quale magari ti sarebbe piaciuto partecipare?
Cristina Arnone: Un film che mi sarebbe piaciuto tantissimo fare è “Tutta la vita davanti”, di Virzì. Credo che quel ruolo mi sarebbe calzato bene.
Domenico Esposito: Il personaggio che hai interpretato in cui ti sei più rivista.
Cristina Arnone: Un personaggio che mi ha insegnato tanto e mi ha fatto capire alcune cose importanti di me è stato Sonja, in “Delitto e Castigo”, a teatro.
Domenico Esposito: Nell'intervista che ho fatto un po' di tempo fa a Ciro Ceruti, l'attore sottolineava il fascino superiore del teatro rispetto al cinema e alla televisione: tu che ne pensi? Sei dello stesso parere?
Cristina Arnone: Sono ambiti molto differenti. Avendone fatto poco, per me il cinema conserva ancora qualcosa di magico. Col teatro ho maggiore dimestichezza ma non per questo lo amo meno. Non li metterei in competizione.
Domenico Esposito: Tu hai recitato in opere teatrali tratte da grandi classici, volevo chiederti quindi, secondo te, quanto è importante la letteratura per un attore?
Cristina Arnone: Può esserlo molto come per niente. Io sono una grande lettrice per cui nel mio approccio ad un personaggio posso includere anche certe letture. Ma ci sono grandi attori che non leggono alcunché a parte il copione. Non credo ci sia una regola.
Domenico Esposito:  Il tuo scrittore preferito?
Cristina Arnone: Vado a cicli vitali. In questo momento della mia vita Elsa Morante
Domenico Esposito: Romanzi preferiti, invece?
Cristina Arnone: Pari merito per “Menzogna e Sortilegio” , “ Delitto e Castigo” e  “Anna Karenina”.
Domenico Esposito: Attori e registi preferiti del passato e del presente
Cristina Arnone: Ce ne sono troppi! Per l'Italia Garrone e Virzì al presente, tutto De Sica e Pietro Germi, per il passato. Poi Cassavetes, Alain Resnais, Lynch, Scorsese…no dai non ce la faccio, sono troppi i talenti nel mondo! Ultimamente apprezzo molto David O. Russel, “The Fighter” e “Il lato positivo” li trovo due film clamorosi, ho trovato meno 'perfetto' American Hustle ma comunque servito dalle interpretazioni straordinarie di grandissimi attori.
Domenico Esposito: A proposito de La Notte Degli Oscar, cosa ne pensi degli esiti e dei film premiati?
Cristina Arnone: Sono contenta che il premio sia stato dato ad un'opera italiana, anche se di Sorrentino ho apprezzato soprattutto i primi due film. Un altro dei film stranieri in concorso - Il sospetto - era un autentico capolavoro. Desideravo molto venisse premiato Gravity - eccezionale! - e Matthew Mconaughey per la sua interpretazione in Dallas Buyers Club e così è stato. Forse l'oscar femminile l'avrei dato ad Amy Adams che è un'attrice strepitosa e da noi poco nota, sensazionale in ogni ruolo della sua carriera.
Domenico Esposito: Un'ultima domanda che pongo spesso agli artisti: cosa consigli a chi vorrebbe intraprendere la tua stessa carriera?
Cristina Arnone: Di essere onesto con se stesso, di coltivare la propria forza e di circondarsi di persone che lo aiutino a tener saldo il proprio proposito. Ma questo forse vale per ogni essere umano.
Domenico Esposito: Grazie per la chiacchierata, Cristina, a presto!
Cristina Arnone: Grazie a voi.

Domenico Esposito


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