Visualizzazione post con etichetta cinema. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta cinema. Mostra tutti i post

giovedì 13 marzo 2014

Intervista all´attrice Cristina Arnone, a cura di Domenico J. Esposito

Cristina Arnone è un´attrice italiana. Ha studiato al liceo classico Cicognini di Prato, dove ha cominciato a recitare partecipando agli spettacoli della compagnia "Nuova Colonia" fondata e diretta da Antonello Nave. Si è laureata in Storia del Teatro e dello Spettacolo presso il D.A.M.S.

Dal 2004 al 2009 ha lavorato principalmente con la Compagnia teatrale di Glauco Mauri e Roberto Sturno, ricoprendo ruoli da protagonista in classici come Delitto e Castigo di Dostoevskij e Faust di Goethe.
Ha lavorato in cinema e tv e curato registicamente i propri spettacoli da attrice "Gaia, terra di mezzo" (2005-2006) "Rebecca" (2008) e "Congelata". Ha partecipato a serie televisive come "Il giovane Montalbano", con Michele Riondino, "Carabinieri 7", "La stagione dei delitti 2" e in opere cinematografiche come "L´innocenza di Clara" di Toni d´Angelo, "Maternity Blues" di Fabrizio Cattani, "La casa sulle nuvole" di Claudio Giovannesi, "Il Caso Cindy S." di Leonardo Rossi.

Domenico Esposito: Ciao, Cristina, innanzitutto grazie per aver accettato l´invito. Cominciamo dall´inizio, leggi tutto


martedì 29 marzo 2011

Domenico Esposito Mito intervista Ciro Ceruti (Cosimo di Fuori Corso) attore e autore comico napoletano

Biografia: Ciro Ceruti nasce a San Giorgio A Cremano (NA), il 20 maggio, 1971, è un attore e autore comico napoletano, noto soprattutto per il ruolo di Cosimo De Santi, nella serie “Fuori Corso”, in onda su Canale 9, dal 2004 , scritta in collaborazione con Ciro Villano (che interpreta il cugino Damiano De Santi) e Vincenzo Coppola , quest'ultimo è anche il regista. Nella stessa sit-com, in alcuni casi Ciro Ceruti ha interpretato “Ciro”, il fratello gemello di Cosimo e nella quarta serie ha interpretato anche un anziano cliente della banca in cui lavoravano i due cugini. Nel 2007 ha partecipato alla commedia di Eduardo Tartaglia, Ci sta un francese, un inglese e un napoletano, nel ruolo del "secondo litigante".

Ciao, Ciro ti do il benvenuto e ti ringrazio per aver accettato l'invito. Raccontaci un po' la storia di Fuori Corso: com'è nato questo progetto e come vi è venuta questa idea?

Come nascono le cose migliori, per caso. Ero in teatro con un mio spettacolo e Villano, dopo lo spettacolo mi propose di scrivere una commedia insieme e cosi fu. "Piccoli Segreti" e da questo spettacolo è nata Fuori Corso.

Quando avete iniziato la serie, vi aspettavate di riscontrare tale successo in Campania e di ricevere tanti consensi?

Era tanto tempo che le televisioni locali non facevano produzione (le ultime erano Telegaribaldi-Ciakkati..ecc.), facemmo leggere la puntata zero a Coppola e rimase colpito dalla fattura del copione. Iniziammo una miniserie sperimentale e dal successo di quest'ultima sono nate le serie successive.

Le battute della sit-com, o anche dei vostri spettacoli teatrali, sono tutte scritte nella sceneggiatura o c'è anche dell'improvvisazione?

Come un buon matrimonio, le colpe e i meriti sono 50 e 50. L'affiatamento tra noi ci permette di creare numerose battute cosiddette a soggetto.

A proposito d'improvvisazione, nell'episodio "Pazzo Scatenato", con Ernesto Lama, c'è una scena in cui Secondo (Lucio Pierri) fa cadere accidentalmente una lampada e sembra che sia avvenuto casualmente, se è così dunque, la successiva battuta di Ernesto Lama fu improvvisata?

Sì, una cosa simile è successa anche in queste puntate nuove, dove Pierri si siede sul tavolino, lo rompe e cade a terra...l'episodio è rimasto nella puntata.

C'è una stranezza in Fuori Corso per quanto concerne la parentela di Cosimo e Damiano: essi hanno lo stesso cognome, ma sono sono cugini materni, poichè hanno sorelle gemelle. Si potrebbe ipotizzare che, oltre alle madri, anche i loro padri siano fratelli, ma nella puntata "Di papà ce ne è uno solo", si evince che non è così, infatti, Damiano vuole convincere Rosario che è morto qualche parente DI COSIMO (non dice nostro, ma di Cosimo)! Come si spiega questa stranezza? Un semplice errore di distrazione?

Uhà, lo sai che non ci avevamo fatto caso?...E mo? Cercheremo di ovviare...però tieni a' cazzimma!Scherzo...complimenti per l'attenzione!

Sempre a proposito di parentela: nello stesso episodio che ho citato nella domanda precedente, Rosario (Ornella Varchetta) afferma che "il nonno de Cosìmo già stava morto", ora invece nella nuova serie si parla del Dottor De Santi, nonno moribondo di entrambi i cugini: anche qui si trattava di un errore di distrazione?

No, questo no ,infatti è spiegato che non sapevamo dell'esistenza di questo nonno.

Quando avviene il cambio del cast, di solito, è già previsto che avvenga o spesso dipende da altri fattori, tra i quali la disponibilità degli attori o magari dispute con essi?

No, fortunatamente tantissimi colleghi farebbero carte false per entrare nel progetto. Scriviamo il personaggio e successivamente si trova l'attore con le caratteristiche adatte.

Nella prima serie, Mariangela D'Amora interpreta Andrea, scompare nella seconda per poi riapparire nella terza, nella quale interpreta Denise, la sorella gemella di Andrea: come mai nella seconda serie non fu inclusa nel cast?

Quell'anno ebbe problemi di salute.

I vostri personaggi sono di origine beneventana (anche se, nonostante ciò, certe volte vengono definiti “napoletani”), tuttavia certe volte, le descrizioni che essi ne fanno sembrano non coincidere esattamente nè con l'ambiente nè con la realtà di Benevento, a questo proposito, ci sorge un dubbio: avete mai visitato questa città? O le descrizioni nascono dalla vostra immaginazione?

Conosciamo la città, ma siamo stati attenti a spiegare più volte di essere di famiglia napoletana trasferitasi a Benevento.

Da scrittore, so quanto può essere difficile, a volte, scrivere quando non si ha l'ispirazione e che questa, a volte, viene a mancare: voi, che siete impegnati nello scrivere battute per ogni puntata della sit-com, quanta difficoltà incontrate in questa attività?

Ci tengo a chiarire che, oltre alle battute, noi scriviamo i plot, i soggetti e la sceneggiatura. Sì, spesso vengono periodi di crisi superati dall'affiatamento.

Avete altri progetti?

Faremo un film, giriamo a settembre per uscire a febbraio.

Ciro, non mi rimane che ringraziarti di nuovo per aver accettato l'invito e per le risate che ci regali ogni volta insieme ai tuoi colleghi. Ti faccio le mie congratulazioni e tanti in bocca al lupo per tutto. P.S. un consiglio: quando scherzate sugli errori grammaticali, mettete più spesso qualcuno che corregge i personaggi, altrimenti mi fate dimenticarmi l'italiano pure a me che sono uno scrittore!

ahahaha...grazie a te per l'interessamento, un abbraccione forte.

Domenico Esposito Mito (scrittore e giornalista)

giovedì 10 marzo 2011

Riepilogo delle attività: recensioni e interviste

Recensione del romanzo "L'idiota" di Dostoevskij, a cura di Domenico Esposito Mito.

Recensione de La Città Dei Matti su Sololibri.net

Quattro chiacchiere (contate) con...Domenico Esposito Mito, intervista di Matteo Grimaldi

Intervista di Domenico Esposito Mito a Sonia De Simone (scrittrice caudina di romanzi rosa)

Intervista di Domenico Esposito Mito a Rolando Giancola (attore e poeta isernino)

Intervista di Domenico Esposito Mito a Emanuele Cerullo

"Paese mio carissimo" il nuovo libro di Franco Martino

Intervista di Domenico Esposito alla doppiatrice italiana Giulia Tarquini

Presentazione "La Città Dei Matti" di Domenico Esposito a Solaro (MILANO), Centro Libri Larizza, breve articolo su "Inchiaro Scuro"

Recensione del romanzo "La Città Dei Matti" su SognandoLeggendo

Intervista a Giuseppe Vitale (scrittore)

Intervista a Serena Stanzani (cantante e scrittrice)

Intervista a Sara Orlacchio (cantante)

Recensione di Domenico Esposito Mito del romanzo Undead-Gli Immortali (Dracula, the undead) di Dacre Stoker e Ian Holt

Intervista a Davide Falossi, scrittore e fotografo naturalista

Recensione di Domenico Esposito Mito su Sololibri.net del romanzo "Urla Ancestrali" di Davide Falossi.

Domenico Esposito Mito intervista Niseem Onorato (attore e doppiatore italiano)

Intervista a Manuela Romeo (cantante di Reggio Calabria)

Intervista a Ciro Ceruti (attore comico di "Fuori Corso")

Interview with Dacre Stoker (english version/versione inglese)

Intervista a Dacre Stoker (versione italiana/italian version)

Intervista a Vittoria Coppola (scrittrice)


Intervista ad Antifeminist (giornale antifemminista e antisessista italiano)

Intervista a Francesco Ferrazzo (cantante)

Intervista a Pietro De Bonis (scrittore e poeta)

N.B. QUESTO POST SARA' AGGIORNATO DI VOLTA IN VOLTA

sabato 5 febbraio 2011

Domenico Esposito Mito intervista Niseem Onorato (attore e doppiatore italiano)

Niseem Onorato (Roma, 24 ottobre 1966) è un attore e doppiatore italiano.
È noto soprattutto per aver prestato voce al personaggio di Rocky Joe nell'omonimo anime e agli attori Jude Law in alcune interpretazioni, Eric Bana in Hulk e Troy, Justin Chambers nel ruolo di Alex Karev in Grey's Anatomy, Nate Richert nel ruolo di Harvey Kinkle nella serie Sabrina, vita da strega, Nicholas Brendon nel ruolo di Xander Harris in Buffy l'ammazza vampiri, il cui doppiaggio è poi passato al collega Christian Iansante, e Ian Somerhalder nel ruolo di Damon Salvatore in The Vampire Diaries e nel ruolo di Adam Knight in Smallville.
Dal 2006, sempre in Smallville, doppia Justin Hartley nel ruolo di Oliver Queen.
Ha inoltre doppiato il personaggio Sesshomaru nell'anime Inuyasha.
Tra gli attori doppiati Ewan McGregor, Mark Wahlberg, Jude Law, Chris O'Donnell, e Matthew McConaughey in EdTV.
È diventato conosciuto al grande pubblico interpretando il personaggio di Fabio Galanti nella fiction Cuori Rubati di Rai 2. Dal 2006 è la voce di Daniel Meade, personaggio del telefilm Ugly Betty.
È figlio dello storico attore e doppiatore Glauco Onorato e fratello della doppiatrice Sara Onorato. Ha cambiato il proprio nome Riccardo in Niseem nel 2000 dopo un viaggio in India.
Seguite questo link per ascoltare la sua voce nel film "Sleuth - Gli insospettabili", in cui doppia Jude Law. Nello stesso link troverete tutti i suoi lavori.


Ciao Niseem, innanzitutto ti do il benvenuto a questa nostra breve intervista.



Ciao! Perché breve? Facciamola lunga dai! Ho tempo fino al 2012.


Una cosa che mi ha sempre incuriosito: il tuo viaggio in India. Vuoi raccontarci che cosa è successo esattamente che ti ha spinto a cambiare nome? E qual è il significato di Niseem?

Per spiegare le motivazioni che mi hanno spinto a fare questo viaggio ci vorrebbe troppo tempo, dovremmo fare un’intervista a puntate: Niseem e i viaggi in India.
Era il 2000, da poche ore era scoccata la mezzanotte del 31 Dicembre, Roma scoppiava di luci e suoni, la gente per strada a festeggiare uno dei più importanti capodanni del secolo. Improvvisamente ho sentito un richiamo per quella terra, l'India.
Ero sempre stato attratto dall'occidente, l'America in primis. Questo improvviso desiderio per l'oriente era alquanto strano.
3 giorni dopo agenzia viaggi, biglietto open sei mesi e go!
Il nome Niseem (che si pronuncia nisìm) è un nome sanyasin, mi è stato dato da un maestro indiano durante la mia permanenza lì. Il nome completo è Swami Prem Niseem e significa Amore Infinito.


Succede, a volte, che un attore debba interpretare un personaggio i cui ideali vanno contro i propri principi: che cosa accade, in quel momento, nell’animo di un attore?

È uno sporco lavoro ma qualcuno lo deve pure fare! È la verità, cerchiamo sempre di metterci l'anima nel lavoro che facciamo, ma rimane pure sempre un lavoro.

Parliamo adesso del doppiaggio: qual è il tuo personaggio preferito che doppi o che hai doppiato?

Va a periodi, mi affeziono spesso alle serie che doppio e ad alcuni personaggi. Ho amato molto il personaggio che doppiavo in "Queer as folk", Brian Kinney, poi quasi tutti i film di Jude Law, che doppio dal film "Existenz" di Cronenberg mi pare nel 98 o giù di li.
In questo momento mi piace molto il Damon Salvatore di "Vampire Diares". Sto aspettando con ansia la seconda serie da doppiare.


Perché, a volte, nelle serie, si cambiano i doppiatori, come ad esempio quando doppiavi Nicholas Brendon nel ruolo di Xander Harris e il doppiaggio, nelle ultime stagioni, fu passato a Christian Iansante?


Possono essere svariati i motivi che portano a un cambio di voce: artistico, economico (il più delle volte) o per disponibilità. Nel mio caso fu per questa terza opzione. Fui scelto da Rai due per interpretare una soap opera, Cuori Rubati. Mi trasferii a Torino per un paio di anni e chiusi tutte le lavorazioni di doppiaggio.


Un personaggio che avresti voluto doppiare e non hai mai doppiato.


Forse qualche personaggio di qualche cartone Disney di una volta, tipo “Biancaneve”, “La carica dei 101” o “Dunmbo”. Mi piacerebbe dire a mia figlia mentre li guarda: "questo è il tuo papà".


Un personaggio che non avresti voluto doppiare e che hai dovuto doppiare.


Nessuno, non ho mai accettato un lavoro controvoglia. Sono molto selettivo nello scegliere le società di doppiaggio con cui lavorare.


A volte si sentono lamentele da alcuni telespettatori che, dopo aver visto film o serie con i sottotitoli, scoprono che nel doppiaggio italiano i dialoghi non corrispondono a quelli originali: potresti spiegarci perché accade ciò? (es. doppiaggio originale dell’anime Death Note: “credi di raggirarmi così?”, doppiaggio italiano: “parli di tuo padre come un povero illuso”)


Oh mamma, ma davvero hanno fatto una cosa del genere?
Beh sì, capita a volte di dover cambiare, per motivi di sync o di labiali, alcune parole. Si cerca, però, di mantenere il significato originale. Molto dipende dall'abilità dell'adattatore dialogista e dal tempo che si ha a disposizione per lavorarci su. Purtroppo si va sempre più di corsa, i poveri adattatori non hanno il tempo materiale per fare bene il loro lavoro e capita di trovarsi un copione imbarazzante. Questo discorso vale in ogni settore del nostro lavoro. Anche noi in sala non abbiamo più il tempo che si aveva una volta per doppiare una serie o un film.
Ti faccio un esempio: un turno di doppiaggio dura tre ore, e in quel tempo noi doppiamo un tot di spezzoni di film. Questi spezzoni si chiamano "anelli" e possono durare da pochi secondi a qualche minuto (1/2 minuti max). In un turno di un film ora si lavorano circa 20/30 anelli. In un telefilm si arriva anche a 40/60 anelli e così via. Io con l'Attimo Fuggente ho lavorato in sala con 5/6 anelli max a turno. Pazzesco. Altri tempi, no?



Per quanto riguarda invece il cinema: in futuro reciterai in qualche film o qualche altra serie? Se sì, Quale?

No, non è previsto. Ho smesso di fare provini per film e fiction per via delle raccomandazioni. Se non hai minimo un parente che siede accanto al Papa o se non hai appoggi politici, allora non vai da nessuna parte. Ho pensato di travestirmi da donna e presentarmi una sera di queste ad Arcore, ma sono già troppo vecchio…

Altri progetti?


Il progetto “Inner Actor” mi sta prendendo molto. È una sorta di metodo di recitazione misto a meditazione che ho creato e che mi sta dando davvero molte soddisfazioni.
Abbiamo in programma diversi workshop tra Milano e Roma. Miro a far diventare questo il mio lavoro primario.
Poi c'è il lavoro di papà, che è il più bel lavoro del mondo….


Ti ringrazio per aver accettato il mio invito, Niseem. In bocca al lupo per tutto!

Grazie a te!




Domenico Esposito Mito