Domenico Esposito Mito, "Sia fatta la mia volontà-Qui nel mondo" (Romanzo), Tempesta Editore, 2011. ISBN 9788897309161
Vittorio Agnoletto, Lorenzo Guadagnucci, L'eclisse della democrazia, Feltrinelli, 2011, ISBN 88-07172100.
Gloria Bardi e Gabriele Gamberini, Dossier Genova G8. Il rapporto illustrato della procura di Genova sui fatti della Scuola Diaz, BeccoGiallo, 2008
R. Bisso - C. Marradi, Le quattro giornate di Genova - 19-22 luglio 2001, Fratelli Frilli Editori, 2001. ISBN 88-87923-16-7
Giulietto Chiesa, G8/Genova, Ed. Einaudi, 2001. ISBN 88-06-16170-9 (testimonianza di un noto giornalista e parlamentare europeo presente a Genova nei giorni delle proteste)
Concita De Gregorio, Non lavate questo sangue, Laterza, 2001
Franco Fracassi, G8 Gate. 10 Anni d'Inchiesta: i Segreti del G8 di Genova, Ed. Alpine Studio, 2011. ISBN 88-96822135 (L'inchiesta finale sul G8, da chi per primo la raccontò al mondo. Dal libro è tratto il documentario "G-Gate", finalista al Premio Ilaria Alpi 2011 e distribuito con l'Unità)
Haidi e Giuliano Giuliani, Un anno senza Carlo, Baldini&Castoldi, 2002
Lorenzo Guadagnucci, Noi della Diaz. La notte dei manganelli e i giorni di Genova nel racconto del giornalista che era dentro la scuola, Altreconomia/Terre di Mezzo, 2002. ISBN 978-88-88424-51-4.
Carlo Gubitosa, Genova, Nome per nome. Le violenze, i responsabili, le ragioni. Inchiesta sui giorni e i fatti del G8, Ed. Berti/Altreconomia/Terre di Mezzo, 2001. ISBN 88-88424-67-9 (Inchiesta completa sui fatti del G8, contiene molti estratti di atti e documenti ufficiali)
Riccardo Lestini - Con il tuo sasso: monologo inchiesta sulle giornate di Genova. ISBN 978-88-7606-169-1
Carlo Lucarelli, G8. Cronaca di una battaglia. Einaudi, 2009. ISBN 978-88-06-19583-0 (Con DVD contenente la puntata di Blu notte dedicata ai fatti di Genova)
C. Marradi - E. Ratto [a cura di], Da Seattle a Genova - Gli 8 non valgono una moltitudine, Fratelli Frilli Editori, 2001. ISBN 88-87923-15-9
F. Martone e E. Mangini, La sindrome di Genova, Carta.org [collegamento interrotto]/ Frillieditori.com
OCP, Violenza Mediata. Il ruolo dell'informazione al g8 di Genova, Editori Riuniti, Roma, 2003. ISBN 88-359-5365-0
Paola Staccioli (a cura di) "Per sempre ragazzo", Tropea, 2011. ISBN 978-88-558-0187-4
Supporto legale (a cura di). Ge vs G8. Genova a fumetti contro il G8. NdA Press, 2006. ISBN 978-88-89035-32-0.
Nichi Vendola, Lamento in morte di Carlo Giuliani, Fratelli Frilli Editori, 2001. ISBN 88-87923-17-5
Christian Mirra, Quella notte alla Diaz (fumetto) Guanda Graphic,2010. ISBN 88-60-88-92-94
Il giro di boa - Romanzo
fonte: wikipedia
giovedì 22 dicembre 2011
mercoledì 21 dicembre 2011
Le opere di Domenico Esposito Mito
La Città dei Matti è l'opera prima di Domenico Esposito Mito pubblicata con Mond&editori.

La città dei Matti è la storia di Romolo e della sua incessante ricerca di se stesso, sullo scenario di un paesino del Sud, dove convivono criminalità e romantici rivoluzionari. Romolo, nella sua logorante e solitaria introspezione, rivede i tanti episodi nei quali perse, a causa della cattiveria e della superficialità altrui, la stima di sè e la fiducia nel prossimo. E sarà il sedimentarsi in lui, giorno dopo giorno, di tutte queste inspiegabili circostanze ad animarlo di un sentimento di personale rivalsa, a trascinarlo nella più estrema alienazione dalla vita. Così, con un tocco a volte ironico ed a volte ispirato, "La città dei Matti" dell'esordiente Domenico Esposito, racconta come le inquietudini giovanili, quando lasciate a se stesse, conducano per mano oltre il senso del vero.
Sia fatta la mia volontà...qui nel mondo è la seconda opera di Domenico Esposito Mito, basata sui Fatti del G8 del 2001, pubblicata con la casa editrice Tempesta Editore
Sia fatta la mia volontà...qui nel mondo non è solo un bel romanzo,è anche una sorta di saggio politico, religioso e sociale in forma di racconto...che narra la storia di alcuni giovani attivisti campani “reduci” dal G8 di Genova del 2001 e affronta tematiche come il rapporto tra l’ateismo e la religione, le ideologie, la violenza della polizia e i vari problemi della nostra epoca.
Le immagini di copertina sono state realizzate da: Carlo Esposito

La città dei Matti è la storia di Romolo e della sua incessante ricerca di se stesso, sullo scenario di un paesino del Sud, dove convivono criminalità e romantici rivoluzionari. Romolo, nella sua logorante e solitaria introspezione, rivede i tanti episodi nei quali perse, a causa della cattiveria e della superficialità altrui, la stima di sè e la fiducia nel prossimo. E sarà il sedimentarsi in lui, giorno dopo giorno, di tutte queste inspiegabili circostanze ad animarlo di un sentimento di personale rivalsa, a trascinarlo nella più estrema alienazione dalla vita. Così, con un tocco a volte ironico ed a volte ispirato, "La città dei Matti" dell'esordiente Domenico Esposito, racconta come le inquietudini giovanili, quando lasciate a se stesse, conducano per mano oltre il senso del vero.
Sia fatta la mia volontà...qui nel mondo è la seconda opera di Domenico Esposito Mito, basata sui Fatti del G8 del 2001, pubblicata con la casa editrice Tempesta Editore

Sia fatta la mia volontà...qui nel mondo non è solo un bel romanzo,è anche una sorta di saggio politico, religioso e sociale in forma di racconto...che narra la storia di alcuni giovani attivisti campani “reduci” dal G8 di Genova del 2001 e affronta tematiche come il rapporto tra l’ateismo e la religione, le ideologie, la violenza della polizia e i vari problemi della nostra epoca.
Le immagini di copertina sono state realizzate da: Carlo Esposito
venerdì 16 dicembre 2011
Mal...Edizione

Molti sono coloro che, giovani e meno giovani, coltivano la passione per la scrittura e sognano di pubblicare un libro. Alcuni lo fanno, non per esprimere le proprie idee e trasmettere un messaggio, ma più per una sorta di narcisismo, altri per vera passione. La fretta e la frenesia di pubblicare un libro spinge il piccolo autore esordiente, scettico e disilluso di poter essere pubblicato dalle grandi case editrici, a commettere un grave errore: cadere nella trappola dell'editoria a pagamento, credendo che questa sia l'unica soluzione. Sbagliato. Sbagliatissimo. Perché? Perché la maggior parte dell'editoria a pagamento, nemmeno si dovrebbe definire editoria, dal momento che non seleziona nemmeno i testi e pubblica qualsiasi cosa al costo di migliaia di euro ingannando l'autore con false promesse o comunque promesse futili con le quali, ingenuamente, s'illude di poter diventare famoso. È matematico e ovvio, s'intende, che se pubblicano di tutto, pubblicano anche autori validi. Il problema però è che questi bravi autori si confondono con gli autori mediocri e gli autori scarsi, perdendo così la credibilità, non essendo state le loro opere selezionate, ma semplicemente stampate. Insomma, l'autore non si guadagna la pubblicazione con il merito, bensì pagando e non saprà mai il valore della sua opera. Più che un'editoria, questa, sarebbe da definire una sorta di tipografia mascherata da casa editrice. A questo punto, quindi, meglio autoprodursi il libro rivolgendosi a una tipografia appunto oppure a un servizio online spendendo più o meno la stessa cifra. Chi sogna però di pubblicare un libro con un editore dovrebbe provare lo stesso, nonostante la scarsa probabilità, di rivolgersi alle grandi case editrici e attendere con pazienza. Se da queste non si è ricevuta alcuna risposta, dopo un lungo periodo di attesa, allora occorre rivolgersi alle piccole case editrici, quelle che non chiedono soldi. Non si deve credere a chi dice che non esistono o che sono poche: su internet se ne trovano a centinaia. Bisogna pazientare e non avere fretta, rifiutare qualsiasi proposta di pubblicazione da parte di chi chiede contributi e stare attenti anche a quei furbi che, dichiarando di combattere l'editoria a pagamento, chiederanno di acquistare un cospicuo numero di copie (del vostro stesso libro!) con uno sconto al prezzo di copertina che è comunque altissimo. L'autore spenderà sempre sugli 800 euro circa e la gente non potrebbe certo acquistare il libro di un esordiente sconosciuto al prezzo di 20 euro sul quale voi ci guadagnereste tra l'altro una scarsissima percentuale di per sé già bassa, calcolando che, a causa del prezzo troppo alto, le vendite sarebbero molto basse, l'autore avrebbe speso tanti soldi e ci avrebbe guadagnato poco o nulla. Esistono anche case editrici che chiedono contributi, ma selezionano le opere e s'impegnano nella promozione, ma perché spendere soldi quando c'è chi potrebbe pubblicarvi gratis e farvi capire se siete meritevoli o meno? Da non temere, invece, chi potrebbe chiedere una piccola tassa di lettura, soprattutto se in cambio, mentre valutano la vostra opera, spediscono un libro del loro catalogo. Detto questo, il problema dell'editoria a pagamento fa sì che gli autori restino ignoti e non valorizzati ed è dunque un problema che impedisce all'autore esordiente di emergere e fa sì che resti per sempre un esordiente. Queste cosiddette case editrici spiegano, nei loro siti e nei contratti che inviano agli autori, le motivazioni per cui ritengono necessario chiedere contributi. Sciocchezze. Sono solo giustificazioni. Se davvero fosse necessario rubare soldi agli autori, non esisterebbero le case editrici non a pagamento (è infatti è quello che cercano di farci credere) che hanno già da tempo iniziato la lotta all'editoria a pagamento: un problema che va combattuto con l'informazione, invitando gli aspiranti scrittori a diffidare di questi truffatori mascherati da editori e a diffondere a loro volta l'informazione.
Domenico Esposito
fonte: IlCaudino
N.B. nell'articolo pubblicato sul giornale non ho fatto i nomi di quelle case editrici che, in particolare, pubblicano qualsiasi cosa pur di rubare soldi. Le più note sono
IL FILO - GRUPPO ALBATROS
ALTRO MONDO EDITORE
ALETTI EDITORE
Per sicurezza voi comunque rifiutate qualsiasi proposta a pagamento.
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domenica 4 dicembre 2011
Sia fatta la mia volontà...qui nel mondo di Domenico Esposito Mito
Il sei dicembre uscirà “Sia fatta la mia volontà...Qui nel mondo”, la seconda opera di Domenico Esposito Mito, già autore de “La Città dei Matti”. Quello di Domenico Esposito non è solo un bel romanzo, ma è anche una sorta di saggio politico, religioso e sociale in forma di racconto...che narra la storia di alcuni giovani attivisti campani “reduci” dal G8 di Genova del 2001 e affronta tematiche come il rapporto tra l’ateismo e la religione, le ideologie, la violenza della polizia e i vari problemi della nostra epoca. La casa editrice Tempesta Editore aveva deciso di non pubblicare più romanzi e dedicarsi esclusivamente alla saggistica, “ma questo romanzo scritto da un giovane di venticinque anni, alla sua seconda opera - spiega l'editore nella prefazione - con quelle idee messe in testa al suo protagonista, forti, provocatorie, ribelli, spesso dure, ma per me sicuramente giuste, mi ha subito conquistato”.

Immagine di copertina: Carlo Esposito
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Domenico Esposito (1986) è un giovane scrittore e rapper di Cervinara (Avellino), conosciuto anche con lo pseudonimo di “Mito”. Ha sempre coltivato la vena di scrittore e poeta, cui crescendo si è aggiunta la passione per il rap. Diplomatosi geometra, si dà però esclusivamente alla musica partecipando a numerosi concerti. Nel 2009 pubblica il suo primo romanzo “La Città dei Matti”(Mond&editori). Ha condotto il programma culturale “Polvere di Storia” alla web radio “C.A.O.S.” (Centro Autogestito Operante nel Sociale), ispirata al movimento giovanile della Valle Caudina nel quale è stato attivamente impegnato per un anno e di cui è stato co-fondatore. Gestisce un blog dove pubblica interviste e articoli. Scrive per “Il Caudino”, giornale mensile di Cervinara.

Disponibile su IBS e sul sito di Tempesta Editore
Retesei
Il Ciriaco
Sito di Enzo Napolitano

Immagine di copertina: Carlo Esposito
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Domenico Esposito (1986) è un giovane scrittore e rapper di Cervinara (Avellino), conosciuto anche con lo pseudonimo di “Mito”. Ha sempre coltivato la vena di scrittore e poeta, cui crescendo si è aggiunta la passione per il rap. Diplomatosi geometra, si dà però esclusivamente alla musica partecipando a numerosi concerti. Nel 2009 pubblica il suo primo romanzo “La Città dei Matti”(Mond&editori). Ha condotto il programma culturale “Polvere di Storia” alla web radio “C.A.O.S.” (Centro Autogestito Operante nel Sociale), ispirata al movimento giovanile della Valle Caudina nel quale è stato attivamente impegnato per un anno e di cui è stato co-fondatore. Gestisce un blog dove pubblica interviste e articoli. Scrive per “Il Caudino”, giornale mensile di Cervinara.

Disponibile su IBS e sul sito di Tempesta Editore
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sabato 5 novembre 2011
Una piazza intitolata a Carlo Bianco

Domenico Esposito Mito, scrittore
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domenica 30 ottobre 2011
MA QUALE RITO MACABRO!
Che Halloween sia oggigiorno una grandissima sciocchezza, una festa consumista e commerciale, senza alcun significato, importata in Italia dall'America, è indubbio, ma far risalire le sue origini a riti macabri, malvagi e satanici è pura ignoranza,o magari chi lo afferma sa benissimo di avere torto, ma per tirare l'acqua al proprio mulino, come si suol dire, mente e va, ancora una volta, contro quei principi cristiani, secondo i quali bisogna "non dire falsa testimonianza"? Se l'ipotesi è la seconda, non c'è da stupirsi, visto che il cristianesimo ha fatto a pezzi le religioni politeiste proprio con le bugie; se l'ipotesi è, invece, la prima, allora questi bigotti cristiani, sono solo vittime di quelli che gli hanno trasmesso certe idee e quindi sono invitati ad informarsi prima di diffondere certe notizie errate. Pochi giorni fa, infatti, un amico mi ha parlato di un articolo apparso su un giornale locale in cui si spiegava di "origini negative di Halloween" e la mia prima reazione è stato un sorriso sarcastico, seguito dalla spiegazione che secondo i cristiani, tutto ciò che appartiene al paganesimo è negativo, perché fin da quando il cristianesimo divenne religione di stato (e molto probabilmente anche prima), dipinsero il paganesimo come qualcosa di macabro, satanico, cattivo. Per esempio, la figura cornuta che la cultura cristiana ci ha abituati a vedere come Satana, in principio, altro non era che il dio Pan, un dio mansueto, positivo, senza quelle espressioni brutali, disgustose, cattive che i cristiani gli hanno attribuito, ma anzi che ispira, a mio avviso una certa pace, come in questa figura. Quanto alle streghe, sappiamo che non sono mai esistite, o meglio, che non erano quelle come ci vengono dipinte oggi nelle fiabe per bambini e che a causa di questa stupida credenza, durante l'inquisizione, morirono molte persone innocenti, presunti stregoni e presunte streghe e anche dei poveri gatti, se vogliamo dirla tutta. Sembra quasi che certi cristiani abbiano un po' di nostalgia dell'Inquisizione. Ora, cosa è scritto nella nota di questo signore a proposito di Halloween? Che con questa festa i pagani onoravano Samhain, il principe della morte, "per ringraziarlo per i raccolti estivi". In primo luogo, se davvero ci fosse un principe della morte chiamato Samhain, perché vederlo come figura negativa, se proprio il cristianesimo insegna che la morte non è una cosa poi così macabra, ma che anzi è il passaggio dalla "vita terrena" verso quella che i cristiani chiamano "la vita eterna?"; perché vederlo come figura negativa, se ha aiutato a procurare i raccolti estivi? (vai a fare del bene alla gente). In primo luogo, Samhain era il nome originale della festa che oggi conosciamo come Halloween, durante la quale moriva il Dio cornuto delle Foreste (nessun principe della morte), ad indicare che le energie della natura in questo periodo dell'anno si ritirano (cominciando così il periodo invernale, più ostile). Rappresenta la fine di un circolo durante il quale si coglie l'occasione per fare un reso conto della propria vita. In sostanza niente di più e niente di meno di ciò che si fa abitualmente a Capodanno. Durante questa notte i veli tra i mondi si assottigliano, i celti credevano che in questa data gli spiriti dei defunti camminassero nel nostro mondo insieme a noi, venivano quindi accese delle zucche (Le Jack 'o'lantern) per far luce agli spiriti. In realtà, anche se si festeggia la morte in questa notte, lo spirito è sempre stato molto gioioso, perché il pensiero dei pagani era che chiuso un cerchio ne comincia sempre un altro. Ho scritto queste righe, non per difendere Halloween, che come ho già detto, è oggi una festa ridicola, ma piuttosto per amore della verità troppo spesso ammazzata dalla menzogna e dall'ignoranza che, diffondendo messaggi sbagliati,fomenta anche pregiudizi, considerato che oggi esistono ancora persone che credono nella religione pagana e se è vero che crediamo nel rispetto del pensiero altrui, stiamo più attenti a ciò che scriviamo e informiamoci per bene e non per sentito dire. Infine, cosa sostiene quell'articolo? Che questa festa andrebbe eliminata e sostituita con qualcosa di "più cristiano": tralasciamo la laicità dello stato, tralasciamo il fatto che la maggior parte delle feste cristiane e le figure cristiane sono nate dalla soppressione delle feste e delle figure del paganesimo e tralasciamo anche il fatto che, al contrario di come si crede, i principi sani si possono insegnare (e quindi apprendere) anche senza credere in una religione..ma...non vi bastano già tutte le feste cristiane che abbiamo in Italia?
Domenico J. Esposito
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domenica 9 ottobre 2011
Il romanzo sul G8
È prevista per novembre l'uscita del nuovo romanzo del giovane scrittore cervinarese Domenico Esposito Mito, già noto al pubblico di Cervinara e della Valle Caudina per il suo romanzo d'esordio "La Città dei Matti"pubblicato nel 2009. Il secondo libro del giovane Esposito, edito da Tempesta Editore, s'intitola "Sia fatta la mia volontà – Qui nel mondo". Un romanzo che racconta la storia di alcuni giovani attivisti campani "reduci" del G8 di Genova 2001 e affronta tematiche come il rapporto tra l'ateismo e la religione, le ideologie, la violenza poliziesca e vari problemi sociali della nostra epoca.
Fonte: IL COMUNICATO STAMPA
In Chiaro Scuro
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Fonte: IL COMUNICATO STAMPA
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