Incontro con l'autore Domenico Esposito Mito al nuovo Caffè Letterario New Royal , ore 18.00 a Montesarchio (BN), e Presentazione romanzo "Sia fatta la mia volontà - Qui nel mondo", la seconda opera di Domenico Esposito Mito, scrittore cervinarese,già autore de La Città dei Matti. "Sia fatta la mia volontà (Qui nel mondo) è il secondo romanzo dello scrittore Domenico Esposito "Mito". Come si evince dal titolo, fra i tani argomenti trattati, si affronta la laicità, la religione e l'ateismo, ma non solo: l'ideologia, la politica e i vari problemi della nostra epoca. Ambientato nel periodo del G8 di Genova 2001, è la storia di alcuni giovani reduci dalla manifestazione. Il dolce Ciro Sorrentino che sogna l'unione di tutte le fazioni per creare un mondo di tolleranza; il simpatico Angelo E. che, con la sua ironia, cerca di risolevare l'umore dei propri amici e infine, il protagonista, il glaciale Demetrio De Sanctis che, dopo aver subito le torture a Bolzaneto, vede tutti come nemici, per cui non condivide l'idea del suo amico Ciro...e tanti personaggi interessanti che entreranno in scena nello scorrere del romanzo. Anche qui, come ne "La Città dei Matti", si affrontano temi di carattere sociale, ma in modo più approfondito e sempre intorno alla vita dei giovani che oltre a tutto ciò che devono affrontare nella loro militanza, dovranno vedersela anche con le problematiche giovanili.
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venerdì 23 marzo 2012
giovedì 8 marzo 2012
"SIA FATTA LA MIA VOLONTA’ (QUI NEL MONDO)" recensione su IL CAUDINO a cura di Sara Maione
È il secondo romanzo di Domenico Esposito (Mito), un giovane scrittore, mio concittadino . Un ragazzo come tanti, o forse no. La sua timidezza, il suo silenzio che in tanti abbiamo imparato a conoscere ,incontrandolo per strada, spesse volte camminare da solo, con lo sguardo sempre impegnato, pensieroso e riflessivo; hanno stupito. Proprio quella timidezza, quel silenzio, hanno rivelato una forza e un carisma inaspettati. Il suo primo libro “La città dei matti” lo ha fatto venir fuori al meglio. E’ stato discusso, commentato, ed è piaciuto. A distanza di due anni, la sua voglia di scrivere ha continuato a farsi sentire e le sue idee ad assumere posizioni ancora più forti. Idee chiare, importanti; giuste direi. Giuste per la finezza con la quale si impongono, per la delicatezza con la quale vengono trattate, per la crudezza dei messaggi che celano. Messaggi fatti di valori. Valori sani, valori che tutelano sempre, in ogni caso, la libertà e l’onestà intellettuale del singolo,della persona in sé , prima che del dell’uomo e della donna; prima che dell’ateo o del religioso; dell’estremista o del moderato. Valori che premiano una giustizia che appare ideale, o forse idealizzata; valori che si battono per i valori; che combattono i luoghi comuni, i pregiudizi che inquinano ancora oggi e forse più che mai una società caduta in una trappola. In trappola come i personaggi che Mito fa vivere, a cui da un’anima, degli ideali, tanti sogni. In trappola come Demetrio, mi verrebbe da pensare. Un estremista rivoluzionario che sogna di “stravolgere il sistema”, non di modificarlo, come propone l’amico “moderato” Ciro, ma di eliminarlo per poi plasmarne uno nuovo, all’insegna dell’uguaglianza sociale, della meritocrazia e, soprattutto, della libertà personale e “comunitaria”. Un romanzo ideologico mi verrebbe da pensare, prima ancora che storico e psicologico. Un romanzo vivo, animato, estremamente attuale in cui i personaggi, reduci dal G8 di Genova del 2001, che molti di loro segnerà a vita, fanno a pugni con un sistema che li tiene prigionieri, stretti in catene sociali dalle quali non riescono a liberarsi. Sarà la loro giovane età e il classico sogno di cambiare il mondo, sarà l'estrema confusione dettata da un mondo viziato e corrotto; ma in ognuno di loro la voglia di difendere il proprio futuro, che appare estremamente compromesso, urla più forte di qualunque voce, spiazza il più timido dei silenzi e vola più in alto di un semplice sogno. Sogno, come quello di abbattere le barriere delle diversità e unirsi tutti, perchè se è ancora vero che "l'unione fa la forza", allora una speranza questi ragazzi l'abbracciano forte. Abbracciarsi tutti, comunisti e fascisti, atei e religiosi, donne ed uomini... è questo il "progetto" di Ciro, ed è così felice al solo pensiero di vederlo realizzato. E ci prova con tutte le sue forze... Perchè il bello dei personaggi di Domenico è che sono degli attivisti, che seppur molto giovani credono in qualcosa di grande e vero. Credono che voltare pagina sia l'unica soluzione e che diffondere le proprie idee, confrontarsi e informare gli altri sia il modo più giusto per cominciare, a costo di provarci con la forza per gridare ancora più forte. E seppure a tratti,in qualcuno di loro sembri scomparire un briciolo di razionalità, seppure la grande "missione" di liberare l'umanità, o quanto meno i giovani, dall'inquinamento sociale, dalle false credenze, dal bigottismo religioso; appaiano, sogni di un'altra epoca eccessivamente "fiabeschi" ; il substrato sul quale gli stessi personaggi si muovono, lottando, è tutt'altro che ideale. E questa crudezza la si percepisce in ogni pagina del libro, impregnata di rabbia e di vendetta. Rabbia come quella che i giovani manifestano per le forze dell'ordine, viste un pò come i nemici delle loro ideologie, ma , "giustificate" allo stesso tempo, in quanto "serve dello Stato", spersonificate nell'attuare una volontà che proviene dall'alto. Pagine che fanno riflettere queste. Come quelle in cui a dominare è il binomio "religione/ateismo", ripreso dallo stesso titolo del libro di Esposito. Ateismo che ancora oggi non viene compreso, che ancora adesso viene sottovalutato perchè ritenuto un "atteggiamento" superficiale, un approccio opportunista alla religione stessa. "Mi hanno insegnato ad essere cristiano, ma io sono ateo". La morale sottile che traspare da quelle righe ricche di dubbi, di domande e di poche risposte, è che la religione, aldilà della storia, prescinde da qualsiasi imposizione dettata dalla Chiesa, prescinde da qualsiasi assioma; la religione è nostra. E' quella che ognuno di noi sente dentro di sé; prima di essere Chiesa; è quella di cui parlava tempo fa qualche filosofo, quella "naturale", intima. Ed è proprio ascoltando la voce della nostra intimità che alla fine ci qualifichiamo come "credenti" o "non credenti". Ateismo non è nichilismo; non è negazione di valori. E' semplicemente un "non credere"; perchè se è vero che la fede la si deve sentire dentro, non sarebbe giusto mentire a noi stessi, dicendoci credenti per seguire una "normalità"/ "inclinazione" che ci è stata tramandata come se fosse l'unico cammino giusto da intraprendere. E non credere in Dio non vuol dire perseguire un'esistenza all'insegna dei "cattivi" valori, come spesso la presunzione di qualche cristiano vorrebbe far credere. Qualsiasi religione del mondo insegna ad essere buoni con il prossimo, a non discriminare, a non "fare all'altro ciò che non si vorrebbe venisse fatto a sé", ci insegna a perdonare; ma ciò che veramente fa la differenza è la sincerità nell'approccio verso gli altri, e questa così come tutti i valori buoni che le diverse religioni predicano, nessuna religione può insegnarcela veramente se prima non è il nostro cuore a farsi ascoltare. Un libro che si spinge oltre l'apparente ovvietà degli argomenti, la cui trattazione mai precipita nella comune trappola della banalità.
Sara Maione
Fonte:Il Caudino
Sara Maione
Fonte:Il Caudino
venerdì 24 febbraio 2012
Valle Caudina: Seconda edizione del Premio nazionale di poesia e narrativa "Il Giardino Incantato"
Il club inner wheel di valle caudina indice la seconda edizione del premio letterario nazionale di poesia e narrativa “Il giardino incantato”.
Al concorso possono partecipare le Socie dei Club IW Italia, loro familiari ed amici.
Sono ammesse poesie, in lingua italiana ed in vernacolo, e novelle/racconti brevi (max 8 cartelle – ogni cartella 1800 caratteri) esclusivamente in lingua italiana.
Le poesie in vernacolo devono essere accompagnate dalla versione in lingua italiana e recare l’indicazione del vernacolo di provenienza. Le composizioni, a tema libero, devono essere inedite e non premiate in altri concorsi. È istituita la sezione giovani autori a cui possono partecipare poeti e scrittori che non abbiano ancora compiuto i 25 anni di età alla data 15 marzo 2012 che costituisce il termine ultimo per la partecipazione al presente concorso. Ogni autore può partecipare con una o due poesie e/o con un elaborato di narrativa. Per la sezione adulti è richiesto un contributo economico unico pari ad euro 20,00 da inviare tramite bonifico bancario a:
Banca della campania – Filiale di Cervinara (AV), piazza Trescine – sul c.c. N.0055/1363112 intestato a International Inner Wheel Club di VALLE CAUDINA – coordinate bancarie IT29 I 053927572 000000 1363112
Per la sezione giovani autori non è richiesta tassa di lettura.
Gli autori devono inviare quattro copie anonime degli elaborati insieme con una copia in busta chiusa, recante nome, cognome, indirizzo completo, recapito telefonico, eventuale indirizzo e-mail e firma autografa dell’Autore nonché un breve curriculum vitae dello stesso. Riportare le composizioni in forma anonima anche su Cd (facoltativo). Allegare ricevuta di bonifico bancario (Sezione Adulti).
Le spedizioni non conformi a quanto su indicato non saranno prese in considerazione
Inviare tramite posta raccomandata a/r, a: I.W. Club di VALLE CAUDINA – Segreteria organizzativa c/o Cettina Iglio Vassallo – 82011 Airola (BN), Via Sorlati entro e non oltre il 15 Marzo 2012 (farà fede il timbro postale di partenza)
La Giuria, che sarà resa nota durante la cerimonia di Premiazione, è composta da personalità del mondo della cultura. Il loro operato è insindacabile. La Cerimonia di Premiazione avrà luogo nel maggio 2012, in Valle Caudina. I premi non saranno spediti e dovranno essere ritirati personalmente dai concorrenti vincitori o da loro delegati in occasione della Cerimonia di Premiazione. Gli autori delle composizioni premiate saranno preavvertiti telefonicamente in tempo utile per consentire loro la partecipazione alla cerimonia. I premi non ritirati saranno ritenuti decaduti.
La partecipazione al Concorso implica la completa accettazione del presente Bando e costituisce espressa autorizzazione all’eventuale pubblicazione senza fini di lucro, delle opere inviate e all’uso dei dati anagrafici unicamente ai fini delle comunicazioni inerenti il premio stesso. Le composizioni ricevute non saranno restituite.
Per ulteriori informazioni contattare cettinaiglio@virgilio.it
Al concorso possono partecipare le Socie dei Club IW Italia, loro familiari ed amici.
Sono ammesse poesie, in lingua italiana ed in vernacolo, e novelle/racconti brevi (max 8 cartelle – ogni cartella 1800 caratteri) esclusivamente in lingua italiana.
Le poesie in vernacolo devono essere accompagnate dalla versione in lingua italiana e recare l’indicazione del vernacolo di provenienza. Le composizioni, a tema libero, devono essere inedite e non premiate in altri concorsi. È istituita la sezione giovani autori a cui possono partecipare poeti e scrittori che non abbiano ancora compiuto i 25 anni di età alla data 15 marzo 2012 che costituisce il termine ultimo per la partecipazione al presente concorso. Ogni autore può partecipare con una o due poesie e/o con un elaborato di narrativa. Per la sezione adulti è richiesto un contributo economico unico pari ad euro 20,00 da inviare tramite bonifico bancario a:
Banca della campania – Filiale di Cervinara (AV), piazza Trescine – sul c.c. N.0055/1363112 intestato a International Inner Wheel Club di VALLE CAUDINA – coordinate bancarie IT29 I 053927572 000000 1363112
Per la sezione giovani autori non è richiesta tassa di lettura.
Gli autori devono inviare quattro copie anonime degli elaborati insieme con una copia in busta chiusa, recante nome, cognome, indirizzo completo, recapito telefonico, eventuale indirizzo e-mail e firma autografa dell’Autore nonché un breve curriculum vitae dello stesso. Riportare le composizioni in forma anonima anche su Cd (facoltativo). Allegare ricevuta di bonifico bancario (Sezione Adulti).
Le spedizioni non conformi a quanto su indicato non saranno prese in considerazione
Inviare tramite posta raccomandata a/r, a: I.W. Club di VALLE CAUDINA – Segreteria organizzativa c/o Cettina Iglio Vassallo – 82011 Airola (BN), Via Sorlati entro e non oltre il 15 Marzo 2012 (farà fede il timbro postale di partenza)
La Giuria, che sarà resa nota durante la cerimonia di Premiazione, è composta da personalità del mondo della cultura. Il loro operato è insindacabile. La Cerimonia di Premiazione avrà luogo nel maggio 2012, in Valle Caudina. I premi non saranno spediti e dovranno essere ritirati personalmente dai concorrenti vincitori o da loro delegati in occasione della Cerimonia di Premiazione. Gli autori delle composizioni premiate saranno preavvertiti telefonicamente in tempo utile per consentire loro la partecipazione alla cerimonia. I premi non ritirati saranno ritenuti decaduti.
La partecipazione al Concorso implica la completa accettazione del presente Bando e costituisce espressa autorizzazione all’eventuale pubblicazione senza fini di lucro, delle opere inviate e all’uso dei dati anagrafici unicamente ai fini delle comunicazioni inerenti il premio stesso. Le composizioni ricevute non saranno restituite.
Per ulteriori informazioni contattare cettinaiglio@virgilio.it
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giovedì 2 febbraio 2012
Articolo, intervista in tv e chiarimenti dopo la presentazione del nuovo romanzo
Articolo e intervista in televisione , dopo la presentazione del romanzo "Sia fatta la mia volontà (Qui nel mondo)"
Per vedere l'intervista su CDS TV, cliccare qui
Un piccolo appunto al commento del sindaco Filuccio Tangredi: È vero, non è il primo libro che viene presentato quest'anno a Cervinara, ma io sono un romanziere, gli altri si occupano d'altro.
Per leggere l'articolo su Ottopagine, cliccare qui, a pagina 27, in basso a destra, dove c'è il titolo "Cervinara - Presentato il libro di Domenico Esposito". Naturalmente, basta fare zoom per ingrandire e leggere.
Articolo su Il Ciriaco, "Il libro di Domenico Esposito Mito: chiarimenti e interpretazioni".
Irpinianews.it
IrpiniaOggi.it
Critiche, opinioni e controversie:
"Il libro presenta le caratteristiche del romanzo storico-sociale, del romanzo psicologico, ma anche del giallo e del noir" prof. Armando Marro, dirigente scolastico.
Durante la presentazione, il direttore del mensile IL Caudino, ha descritto il protagonista del romanzo, Demetrio De Sanctis, come un uomo vile, un ragazzo sbandato, violento, arrogante e presuntuoso, avaro di denaro, ma che non ama lavorare, né studiare, senza capacità intellettive e quindi simbolo del fallimento della rivoluzione e del rivoluzionario; citando frasi del libro come "mi hanno insegnato a essere cristiano, mentre io sono ateo e quindi sono intelligente"; o come "non amavo il mio lavoro, ma amavo i soldi che guadagnavo". In realtà, come ho spiegato durante la presentazione, Demetrio non è solo un "antieroe" e non ha assolutamente soltanto caratteristiche negative. In primo luogo, è falso che non ha capacità intellettive, inoltre prende le difese degli emarginati, è antirazzista, compie atti eroici e atti di carità. Ho spiegato che non amo "l'eroe perfetto", il personaggio che non fa mai nulla di sbagliato, ma il protagonista controverso, un misto tra eroe e antieroe. Inoltre, dire "non amavo il mio lavoro, ma amavo i soldi che guadagnavo", non sta certo ad indicare l'attaccamento ai soldi e l'avarizia, ma piuttosto la necessità di essere indipendenti da parte di un giovane, benché svolgesse un lavoro stressante in cui era sottopagato, sfruttato e maltrattato. Quanto al non voler studiare,invece, Demetrio si pone il problema della sua condizione economica, non perché disdegni lo studio. Travisata anche la frase sull'intelligenza, poiché l'espressione originale è questa: "Secondo il mio modesto parere, l’intelligenza è appunto quella che sto manifestando io in questo momento, e cioè la capacità di ragionare con la propria testa, senza che nessuno o niente gli inculchi i propri insegnamenti. Mi hanno insegnato a essere cristiano, mentre io sono ateo: questa è intelligenza! Naturalmente non voglio insinuare che essere cristiani sia da stupidi, mentre essere atei sia da intelligenti e nessuno deve osare nemmeno dire il contrario - vi prego di non interrompermi mentre parlo - sto semplicemente affermando che ragionare con la propria testa, benché si siano ricevuti insegnamenti diversi, è questione d’intelligenza". . Nella frase stessa è specificato che non si vuole attribuire l'intelligenza all'ateismo e la stupidità al cristiano...mi sembra chiaro, la frase non poteva essere fraintesa, se non volontariamente. Che sia il romanzo, sia il protagonista fossero controversi ne ero già a conoscenza ed era mia intenzione, ma travisare è un altro conto. Per quanto riguarda la viltà, beh, sì, Demetrio alle volte ha dei momenti di viltà, ma quelli stanno a mettere in evidenza la debolezza umana, soprattutto in certe situazioni, in cui ci si ritrova ad affrontare certe difficoltà, all'età di soli vent'anni!
Domenico Esposito Mito
Per vedere l'intervista su CDS TV, cliccare qui
Un piccolo appunto al commento del sindaco Filuccio Tangredi: È vero, non è il primo libro che viene presentato quest'anno a Cervinara, ma io sono un romanziere, gli altri si occupano d'altro.
Per leggere l'articolo su Ottopagine, cliccare qui, a pagina 27, in basso a destra, dove c'è il titolo "Cervinara - Presentato il libro di Domenico Esposito". Naturalmente, basta fare zoom per ingrandire e leggere.
Articolo su Il Ciriaco, "Il libro di Domenico Esposito Mito: chiarimenti e interpretazioni".
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"Il libro presenta le caratteristiche del romanzo storico-sociale, del romanzo psicologico, ma anche del giallo e del noir" prof. Armando Marro, dirigente scolastico.
Durante la presentazione, il direttore del mensile IL Caudino, ha descritto il protagonista del romanzo, Demetrio De Sanctis, come un uomo vile, un ragazzo sbandato, violento, arrogante e presuntuoso, avaro di denaro, ma che non ama lavorare, né studiare, senza capacità intellettive e quindi simbolo del fallimento della rivoluzione e del rivoluzionario; citando frasi del libro come "mi hanno insegnato a essere cristiano, mentre io sono ateo e quindi sono intelligente"; o come "non amavo il mio lavoro, ma amavo i soldi che guadagnavo". In realtà, come ho spiegato durante la presentazione, Demetrio non è solo un "antieroe" e non ha assolutamente soltanto caratteristiche negative. In primo luogo, è falso che non ha capacità intellettive, inoltre prende le difese degli emarginati, è antirazzista, compie atti eroici e atti di carità. Ho spiegato che non amo "l'eroe perfetto", il personaggio che non fa mai nulla di sbagliato, ma il protagonista controverso, un misto tra eroe e antieroe. Inoltre, dire "non amavo il mio lavoro, ma amavo i soldi che guadagnavo", non sta certo ad indicare l'attaccamento ai soldi e l'avarizia, ma piuttosto la necessità di essere indipendenti da parte di un giovane, benché svolgesse un lavoro stressante in cui era sottopagato, sfruttato e maltrattato. Quanto al non voler studiare,invece, Demetrio si pone il problema della sua condizione economica, non perché disdegni lo studio. Travisata anche la frase sull'intelligenza, poiché l'espressione originale è questa: "Secondo il mio modesto parere, l’intelligenza è appunto quella che sto manifestando io in questo momento, e cioè la capacità di ragionare con la propria testa, senza che nessuno o niente gli inculchi i propri insegnamenti. Mi hanno insegnato a essere cristiano, mentre io sono ateo: questa è intelligenza! Naturalmente non voglio insinuare che essere cristiani sia da stupidi, mentre essere atei sia da intelligenti e nessuno deve osare nemmeno dire il contrario - vi prego di non interrompermi mentre parlo - sto semplicemente affermando che ragionare con la propria testa, benché si siano ricevuti insegnamenti diversi, è questione d’intelligenza". . Nella frase stessa è specificato che non si vuole attribuire l'intelligenza all'ateismo e la stupidità al cristiano...mi sembra chiaro, la frase non poteva essere fraintesa, se non volontariamente. Che sia il romanzo, sia il protagonista fossero controversi ne ero già a conoscenza ed era mia intenzione, ma travisare è un altro conto. Per quanto riguarda la viltà, beh, sì, Demetrio alle volte ha dei momenti di viltà, ma quelli stanno a mettere in evidenza la debolezza umana, soprattutto in certe situazioni, in cui ci si ritrova ad affrontare certe difficoltà, all'età di soli vent'anni!
Domenico Esposito Mito
venerdì 20 gennaio 2012
Presentazione romanzo sul G8 "Sia fatta la mia volontà (Qui nel mondo)" di Domenico Esposito Mito
Presiede: Dott.ssa Giusy Iachetta, giornalista.
interverranno:
Filuccio Tangredi, sindaco di Cervinara
Francesco Viola, assessore alla cultura
Dott. Alfredo Marro, direttore de IL CAUDINO
Il dirigente scolastico, prof. Armando Marro
Conclude l'autore Domenico Esposito Mito
Il reading sarà affidato all'attore/scrittore Rolando Giancola

"Quello di Domenico Esposito Mito non è solo un bel romanzo,è anche una sorta di saggio politico, religioso e sociale in forma di racconto...che narra la storia di alcuni giovani attivisti campani “reduci” dal G8 di Genova del 2001 e affronta tematiche come il rapporto tra l’ateismo e la religione, le ideologie, la violenza della polizia e i vari problemi della nostra epoca".
CONFERMA LA PARTECIPAZIONE SU FB
interverranno:
Filuccio Tangredi, sindaco di Cervinara
Francesco Viola, assessore alla cultura
Dott. Alfredo Marro, direttore de IL CAUDINO
Il dirigente scolastico, prof. Armando Marro
Conclude l'autore Domenico Esposito Mito
Il reading sarà affidato all'attore/scrittore Rolando Giancola

"Quello di Domenico Esposito Mito non è solo un bel romanzo,è anche una sorta di saggio politico, religioso e sociale in forma di racconto...che narra la storia di alcuni giovani attivisti campani “reduci” dal G8 di Genova del 2001 e affronta tematiche come il rapporto tra l’ateismo e la religione, le ideologie, la violenza della polizia e i vari problemi della nostra epoca".
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mercoledì 11 gennaio 2012
Recensione su Sololibri.net del romanzo sul G8 "Sia fatta la mia volontà-Qui nel mondo", a cura di Rolando Giancola
Rabbia, indignazione, potere, flusso di coscienza. Differenti e importanti sono gli argomenti trattati nel romanzo “Sia fatta la mia volontà (qui nel mondo)” di Domenico Esposito Mito, pubblicato nel 2011 da Tempesta Editore.
Con piacere ne ho sfogliato le pagine, con rabbia ho condiviso il mio pensiero politico con quello dei personaggi. Personaggi tanto umani, sinceri ed autentici da indurmi in confusione su dove finisse il romanzo e dove iniziasse la realtà. Più tardi ho scoperto che non esiste questo confine. Domenico non è un inventore di favole, né uno scrittore fantasy o un allegorista. Domenico racconta del mondo che lo circonda, delle persone che entrano a far parte del suo immaginario, descritte con profondità e precisione non solo per quello che riguarda la loro forma (il loro carattere), ma anche e soprattutto per la loro anima, il loro pensiero.
Il contesto del romanzo è un piccolo paese campano non molto distante da Napoli. Qui, con passione e tenacia, ... Leggi l'articolo intero
Con piacere ne ho sfogliato le pagine, con rabbia ho condiviso il mio pensiero politico con quello dei personaggi. Personaggi tanto umani, sinceri ed autentici da indurmi in confusione su dove finisse il romanzo e dove iniziasse la realtà. Più tardi ho scoperto che non esiste questo confine. Domenico non è un inventore di favole, né uno scrittore fantasy o un allegorista. Domenico racconta del mondo che lo circonda, delle persone che entrano a far parte del suo immaginario, descritte con profondità e precisione non solo per quello che riguarda la loro forma (il loro carattere), ma anche e soprattutto per la loro anima, il loro pensiero.
Il contesto del romanzo è un piccolo paese campano non molto distante da Napoli. Qui, con passione e tenacia, ... Leggi l'articolo intero
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